IL PISTILLO FA CRUNCH
Dal pistillo al lingotto il passo è stato breve: almeno nella mente di Matteo Bertoli, trentenne bresciano, che si è inventato un vero e proprio piccolo lingotto di zafferano da grattugiare finemente, a grana grossa o in riccioli sottili direttamente sui piatti a fine cottura: su primi, secondi e persino dolci. Il gusto non è così inteso come quello di un pistillo ma tale da insaporire le pietanze, senza coprirle.
Tutto nasce quasi per gioco: dopo gli studi nell’arte, Matteo decide di sfruttare alcuni terreni di famiglia abbandonati perché troppo sterili e inizia a coltivare 30 bulbi di crocus sativus. I risultati delle analisi di laboratorio sulle qualità dei primi stimmi sono incredibili. Il passo successivo è l’incontro fra la tradizione agricola di famiglia e gli studi che gli hanno fatto conoscere e riconoscere il bello: un prodotto che esalti la pregiata spezia e che sia esteticamente piacevole da vedere. Il lingotto si è già fatto conoscere negli Stati Uniti, anche per l’eleganza del packaging (avvolto da una carta dorata, è custodito da una scatola nera).
Ora l’obiettivo di Matteo è conquistare più palati: «Stiamo collaborando con i più importanti chef stellati affidando al loro estro creativo lo studio di piatti che esaltino le qualità e l’innovazione del prodotto». _ (LA.P.)