La forza della DISOBBEDIENZA
Nike Tn, 20 anni dopo: contro gli stereotipi e, perciò, vincente. Oggi come allora. Un ritorno interpretato dal trapper più ribelle che c’è: Tedua
Un fotoreporter che faceva graffiti e li fotografava, prima che li cancellassero. Un trapper che andava volutamente fuori tempo, in fuga da ogni schema. Gabriele Micalizzi, che oggi pubblica le sue storie di guerra sul Ònew York Timesò, eT edua, una delle migliori voci del rapd ella sua generazione: dueÒinc lassi fica biliòc on molte cos ed adire. Cresciuti negli Anni Novanta con un’ educazione di periferia, di quelle che ti spaccano la faccia e anche il cuore, in cui bisogna saper correre veloci, hanno fatto molta strada con le Nike Air Max Plus i piedi. Tanto che oggi ne raccolgono l’eredità e la reinterpretano. Nel segno, smacca-
tamente vitale, di un’eterna disobbedienza. Legacy of Disobedience è infatti il progetto pensato attorno alla Tn, la Òsqualoò, come veniva chiamata in Italia la sneaker, la più desiderata della urban culture di allora, ora di nuovo in scena per celebrare una storia di ribellioni e di successi: Micalizzi e Tedua hanno lavorato all’idea per tre mesi e poi scattato tutto in 24 ore, tra Genova e Milano, le due città di appartenenza del musicista, tra vicoli, pugilato, rabbia e rivalsa. Una storia di strada, in ogni suo dettaglio, divisa in tre parti: la partenza, la lotta per emergere, l’arrivo. Risultato: un reportage presentato alla Leica Galerie, a Milano, legato alla campagna di lancio della nuova Tn. « Sono diventato famoso nel malcontento generale, perché la mia musica non era decifrabile al primo ascolto » , dice Tedua, disco di Platino per Òvertiginiò, uno dei cinque singoli tratti dall’album del 2018, Òmowgliò. « Ho disobbedito, sempre: soprattutto contro gli stereotipi della musica » . Rinnegare gli standard: Tedua ha smosso la scena rap e trap, la Nike Tn ha sovvertito la cultura sneaker. Adesso che è tornata, non resta che farle largo.