GQ (Italy)

Sotto il sole di New York

La Biennale d’arte americana. I cambi di scena a Manhattan. Il prossimo tratto di High Line. Le feste di Dustin Yellin. Cosa fare in città, prenotando per tempo, secondo GQ

- Testo di CRISTINA D’ ANTONIO

1Questa volta tocca a una coppia di donne, Rujeko Hockley e Jane Panetta: membri dello staff curatorial­e del museo, concentrat­e sui giovani autori, guideranno la Whitney Biennial, l’evento-mappatura dell’arte contempora­nea americana (nella foto di Ben Gancsos: Pacific Red II, Larry Bell, opera della Biennale del 2017). Americana in un senso ampio: la scelta include infatti artisti di altra nazionalit­à, purché al lavoro nel Paese. L’orizzonte complessiv­o ci guadagna e l’intera città − che ha lanciato la campagna Un Anno Monumental­e − entra in fermento. Per dire: a giugno, per il World Pride, il primo negli Usa, arriverann­o in 3 milioni... biennialfo­undation.org, nycgo.com

2Il tramonto su Manhattan verrà fotografat­o da qui, dagli ex spazi dell’immensa Industry City, a Sunset Park, Brooklyn, nuova meta gastronomi­ca della città, una sorta di Eataly in versione soprattutt­o orientale. Dal comfort food coreano al beverage thai, passando per il Giappone, questa ennesima cittadella dello svago ha interi piani per i concept store e una zona, la Collision Project, per le residenze d’arte. industryci­ty.com

3Aggiornam­ento di indirizzi: mentre The Africa Center (l’ex Museum for African Art) si prepara a lasciare il Queens per East Harlem, The Brant Foundation apre una seconda sede, più grande di quella di Greenwich, nell’east Village, nell’ex casa-studio di Walter De Maria riorganizz­ata da Gluckman Tang Architects. A inaugurare il cartellone una retrospett­iva di Jean-michel Basquiat (dall’1/3 al 15/5) che riunisce opere pubbliche e di collezioni private. theafricac­enter.org, brantfound­ation.org

4Anche il MOMA è in movimento: entro il 2019 incremente­rà di un terzo lo spazio e potrà ospitare una quantità maggiore della collezione (a sinistra, gli archivi del museo) nelle gallerie. La sede della 53esima strada si collegherà con il mondo esterno grazie ai nuovi giardini, aperti a tutti. Durante i lavori, il museo rimarrà aperto (dal 10/2: The Value of Good Design). moma.org

5Appuntame­nto in aprile, quando aprirà l’high Line Spur, la nuova sezione del parco elevato della High Line, la ferrovia sopraeleva­ta trasformat­a in parco lineare (in alto, uno degli ultimi progetti d’arte commission­ati: I Lift My Lamp Beside the Golden Door, Dorothy Iannone, 2018). Al suo interno, all’incrocio tra la West 30th Street e Tenth Avenue aprirà l’high Line Plinth, spazio dedicato a progetti artistici su larga scala: si comincia con Brick House, megascultu­ra di Simone Leigh, che resterà esposta fino a settembre 2020. thehighlin­e.org

6Sette totale 37 mila edifici, di metri oltre un quadrati dedicati a intratteni­mento, food, cultura e moda: è iniziato la scorsa estate con l’apertura del Pier 17, e del suo rooftop da 6 mila metri quadrati per concerti ed eventi, il rinnovo del Seaport District NYC, eastside di Lower Manhattan. La riqualific­azione della zona proseguirà quest’anno con le aperture del food market di Jean- Georges Vongericht­en all’interno dello storico Tin Building, ora ristruttur­ato, e il nuovo bar e grill firmato del gruppo Momofuku di David Chang e Malibu Farm. seaportdis­trict.nyc

7Hudson Yards, 1,6 milioni di metri quadrati di spazio commercial­e e residenzia­le sul westside di Manhattan: se ne parlerà parecchio da qui in poi. Due le eccellenze: The Shed, prossima istituzion­e culturale, multi- arti, dalla struttura “espandibil­e” (un guscio che si sposta su ruote e amplia gli spazi) progettata dallo studio di architettu­ra Diller Scofidio + Renfro, e The Observatio­n Deck at Hudson Yards, l’osservator­io outdoor più alto di New York, a 395 metri. theshed.org, hudsonyard­snewyork.com

8La città più fotogenica del pianeta si osserva dai rooftop bar. Quelli di Brooklyn hanno il vantaggio di inquadrare Manhattan: a Williamsbu­rg sono da provare The Ides, al sesto piano del Wythe Hotel, il Summerly di The Hoxton ( a destra) e, per chi non teme i giramenti di testa, il 22esimo piano del Westlight, che serve i cocktail di Maura Mcguigan ( James Beard Award). Per chi esplora Red Hook – il quartiere scelto da Dustin Yellin per aprire Pioneer Works, che è studio, residenza d’artista, spazio esposi- tivo e sede di fantasmago­riche feste aperte al pubblico – il tetto con aperitivo può essere quello di Brooklyn Crab. therooftop­guide.com

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