GUARDO LA LUNA DA UN OBLÑ
Sul quadrante di Arceau L’heure de la lune di Hermès si svela il cielo notturno dei due emisferi
Qualunque sia il settore di riferimento, Hermès è sinonimo di lusso. Le ragioni si intrecciano con la storia e la filosofia della maison, nata a Parigi nel 1837, che da sempre non punta solo alla qualità estrema e alla cura del dettaglio, ma aggiunge sempre qualcosa di più. Perché solo così si diventa esclusivi senza essere supponenti e, soprattutto, si riesce a far sognare.
È proprio al sogno che rende omaggio Arceau L’heure de la lune, presentato il mese scorso in occasione del Salone di Alta Orologeria di Ginevra. Un orologio con cui Hermès offre una particolare interpretazione delle fasi lunari, grazie alla visualizzazione simultanea di come esse appaiono negli emisferi nord e sud: quasi come fosse un invito a perdere l’orientamento, i punti cardinali appaiono invertiti, con il sud posizionato in alto e il nord verso il basso.
La cassa in oro bianco da 43 mm, protetta da vetro zaffiro su entrambi i lati, è quella della linea Arceau, con attacchi asimmetrici, concepita da Henri d’origny nel 1978 per dare vita a un orologio che – come affermato dal suo stesso creatore – avesse l’eleganza di non prendersi mai sul serio. Qui, il gioco colto di Hermès acquista forma grazie a un modulo esclusivo, associato a un movimento automatico di manifattura che, su un quadrante in quarzo avventurina (ma la maison offre anche una variante in meteorite), permette a due contatori mobili di orbitare svelando le lune in madreperla.
Ulteriore omaggio all’universo onirico e alle origini della maison, il Pegaso, realizzato dal disegnatore Dimitri Rybaltchenko: una piccola opera d’arte dal titolo Pleine Lune che adorna la luna a ore 12. _ (M.B.R.)