Sotto la PIOGGIA si può essere felici
La capsule di Canada Goose con il sound designer Kouichi Okamoto
Nella lingua giapponese ci sono circa cinquanta parole per indicare la pioggia. Quelle preferite da Kouichi Okamoto sono due e rimandano ad altrettante immagini che in italiano tradurremmo «Pioggia che impedisce ai visitatori di partire» e «La pioggia che cade sotto il sole». Okamoto è nato e cresciuto in Giappone, nella vita fa il sound designer ed è l’artista che il brand di outdoor Canada Goose ha voluto per raccontare il suo ultimo progetto, Nomad, una capsule collection lanciata inizialmente in Giappone e arrivata in Italia in occasione della Design Week, pensata per proteggere dagli elementi atmosferici. «Quando sono stato contattato per la campagna di Canada Goose ho sentito subito il desiderio di essere coinvolto», racconta Okamoto. «Non avevo mai lavorato con il mondo della moda prima, ma mi ha colpito il legame del brand con la natura: avrei potuto dar libero sfogo alla mia passione per il sound design, specialmente con i suoni della pioggia». Suoni che, per l’artista, veicolano emozioni profonde: «Molto di quello che percepiamo dipende dallo stato d’animo del momento. Anche la pioggia può essere triste o allegra a seconda di quello che si sta vivendo». La collezione Nomad è composta da due giacche da uomo e due da donna, studiate in collaborazione con Gore-tex, in grado di garantire la massima protezione. La preferita di Okamoto? «Abbiamo fatto alcune riprese a Wakayama durante una gelida settimana invernale. La troupe e io abbiamo girato per varie location lungo la Via dei Pellegrini dall’alba al tramonto. Abbiamo camminato nella foresta, scalato montagne, siamo scesi lungo percorsi rocciosi e attraversato le città sempre immersi in una fitta nebbia e sotto una pioggia quasi primaverile. Indossavo il modello Hybridge Lite, che è caldo e consente di muoversi agevolmente. È perfetto per i pomeriggi freddi. Il guscio impermeabile, sorprendentemente leggero, mi ha completamente protetto dall’acqua e dal freddo. È traspirante e ha resistito alle lunghe ore di riprese in condizioni climatiche mutevoli. Indossare contemporaneamente il guscio impermeabile e la giacca Hybridge mi ha permesso di essere asciutto e caldo per tutta la durata della spedizione in montagna».