GQ (Italy)

DEBUTTO COL BOTTO

Il primo album e il brano da 300 milioni di stream

- Testo di ALBA SOLARO

SYML (si pronuncia “simmel”) significa “semplice” in gallese. Brian Fennell, 36 anni, l’ha scelto come nome d’arte in un progetto musicale che parla di cose apparentem­ente facili come l’amore, i figli, un bosco che va a fuoco, le montagne che vede dalle finestre, la paura, la gioia. Volendo riassumere, parla della vita. Cioè la faccenda più complicata che ci sia. E anche le sue canzoni alla fine di semplice hanno poco, costruite come piccole sinfonie di pop malinconic­o, strati su strati di suono emo che lievita. Il 3 maggio è uscito il suo omonimo album di debutto, che contiene

Where’s My Love, pezzo da 300 milioni di stream online; il 1° luglio sarà al Magnolia di Milano per l’unico show italiano. Da Issaquah, nei sobborghi di Seattle dov’è cresciuto, racconta via Skype come tutto è iniziato, quando a 17 anni ha composto la sua prima canzone. «L’ho scritta per una ragazza il giorno che lei è morta in un incidente stradale, per colpa di un tizio che guidava ubriaco. La conoscevo appena, ma la nostra era una piccola comunità, avevamo diversi amici in comune. Quando è successo sono andato con gli altri sul posto. L’auto era ancora lì, scaraventa­ta su un lato della strada, e all’improvviso è partita a tutto volume della musica: quella che lei ascoltava quando è morta. Ci ho pensato tutto il giorno, sono tornato a casa e mi sono messo a scrivere. Per la prima volta avevo cercato di dire quello che provavo». Come tutti gli adolescent­i nati a Seattle negli Anni 80, «ovviamente la dieta musicale era a base di grunge. Amavo i Rage Against The Machine e gli Smashing Pumpkins». Finché ha scoperto Jeff Buckley: «L’equilibrio perfetto tra emozione e suono». Con la sua prima band, Barcelona, Brian Fennell ha fatto quattro dischi senza arrivare da nessuna parte. Il successo, una volta in proprio, è arrivato con Where’s My Love. Era il 2016, la canzone fu infilata a sua insaputa nella colonna sonora della serie di Mtv Teen

Wolf (stagione 5, episodio 14), il giorno dopo in milioni l’hanno cercata con Shazam e lui si è ritrovato star di Spotify. Di cosa parla quel pezzo? «Di come non siamo mai veramente soddisfatt­i, anche quando pensiamo di avere in fondo una vita felice». Per Fennell, la scoperta di essere stato adottato ha avuto un’influenza profonda sulla sua musica. La famiglia d’origine è gallese, «ma non l’ho mai conosciuta», dice. «La prima persona con cui ho avuto a che fare che ha il mio dna è stato il mio primo figlio. In passato ho provato rabbia, confusione, ma ora sono adulto: ho imparato a incanalare le mie emozioni nella creatività». Durante i suoi concerti, è interessan­te perfino il merchandis­ing. Ci sono anche due candele, create da SYML con un profumiere di L.A., una ispirata ai profumi del Galles, l’altra «più dark e piovosa, come il clima di Seattle. Le essenze sono una mia passione, e mi sembrava più interessan­te che fare le solite T-shirt. Le ho chiamate N. 1 e N. 2». Semplice.

 ??  ?? Brian Fennell in arte SYML, 36 anni.
Il tour dell’album omonimo, uscito il 3 maggio, farà un’unica tappa in Italia, a Milano, l’1 luglio
Brian Fennell in arte SYML, 36 anni. Il tour dell’album omonimo, uscito il 3 maggio, farà un’unica tappa in Italia, a Milano, l’1 luglio

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