C’È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA
Dolce&gabbana firma un calibro esclusivo di manifattura per 6 modelli limited edition
Dolce&gabbana faceva il suo ingresso nell’olimpo dell’alta orologeria due anni fa, con uno stile barocco opulento, che richiamava le tradizioni artistiche e manifatturiere italiane: si trattava di quattro pezzi unici e di una formula capace di spiazzare anche i più scettici, costretti ad ammettere il potenziale ancora non del tutto esplorato della maison italiana. Una sfida in cui Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno dimostrato di credere sul serio, dedicando tempo e investimenti per realizzare un calibro esclusivo di manifattura. Dopo due anni il sogno – condiviso da molti brand dell’orologeria – è diventato realtà.
«Il tempo è un valore importante che ci permette di dedicare amore, attenzione e cura alle nostre creazioni», sottolineano i due designer. «La costruzione di un orologio, così come di una giacca sartoriale, necessita di molte ore di lavoro, di dedizione, di passione».
Il risultato è la nuova linea Manifattura Italiana composta da sei modelli, tutti in edizione limitata a 13 esemplari ed equipaggiati dal calibro DG 01. Come tutti i movimenti più raffinati, il calibro DG 01 nasce in Svizzera, per la precisione dalla collaborazione con la ginevrina MHC Manufacture Hautes Complications di Pierre-laurent Favre, che da Dolce&gabbana ha avuto la richiesta di alcune specifiche caratteristiche: dimensioni contenute (il calibro ha un diametro di 30,5 mm e uno spessore di 4 mm), la presenza del microrotore, una buona capacità di carica (che infatti garantisce un’autonomia di 58 ore) che potesse essere la base per una serie di complicazioni come il chrono, le fasi di luna, il Gmt. Un aspetto che suggerisce qualcosa anche dei progetti futuri della maison.
Attualmente sono due le varianti proposte: DG 01.01, automatico a 12 ore, finemente decorato e assemblato a mano dai maestri orologiai di Ginevra, e DG 01.02, che a queste caratteristiche artigiane unisce la complicazione del quadrante diviso in 24 ore.
Se il cuore della linea Manifattura Italiana è Swiss Made, il tributo al saper fare nostrano è comunque molto presente: dal nome dei modelli (Firenze, Venezia, Milano, Roma, Palermo e Napoli) alle lavorazioni di casse e quadranti, interamente realizzate sul territorio italiano.