IL LUSSO SI VIVE, NON SI OSTENTA
La presentazione dell’audi e-tron al Technogym Village riscrive la filosofia dei consumi
Audi e-tron, il primo modello di serie a propulsione completamente elettrica dell’azienda, è il capostipite di un mondo che verrà. L’investimento del marchio dei quattro anelli è di 40 miliardi di euro, l’orizzonte è arrivare a dodici modelli elettrici entro il 2025, una rivoluzione di cui vedremo gli effetti pieni tra un decennio, quando saranno pronte l’infrastruttura (che è già a un punto migliore di quanto si pensi, 90mila colonnine in Europa) e la mentalità (e qui sta la complessità della transizione).
Le dinastie devono iniziare da un punto preciso nello spazio e nel tempo e per Audi e-tron questo punto è la sagoma da astronave del Technogym Village di Cesena, la cosa più vicina ad Apple che abbiamo in Italia. L’analogia regge non solo per la cosmogonia del garage incubatore di idee e di consumi globali, ma anche per la perfetta integrazione di prodotto e visione del futuro: vale per la wellness valley immaginata da Nerio Alessandri, fondatore di Technogym, e per l’investimento radicale e di prospettiva in mobilità elettrica di Audi. È per questo motivo che Audi arriva al Village «dopo un lungo corteggiamento a Nerio Alessandri», come spiega Fabrizio Longo, direttore di Audi Italia, «perché se c’è qualcosa che vale la pena vedere in Italia è il Technogym Village». La conversazione tra Alessandri e Longo rappresenta il debutto in società di e-tron, disponibile sul mercato già da gennaio, e funge da prologo per un test drive verso l’appennino toscano, con sosta ricarica alle colonnine super veloci (Ccs), venti minuti e si riparte, teoria e poi pratica
dell’elettrico. Il legame tra i due brand va oltre il co-marketing, è più una questione di vicinanza tra mondi affini. «La condivisione di valori è già di per sé strategia», spiega Alessandri al ristretto pubblico accomodato sulle Technogym wellness ball, perché visione del mondo è anche postura, a quanto pare, nulla sfugge al verbo del benessere. A 36 anni dalla fondazione, l’orizzonte di Technogym può permettersi di essere ben oltre la sola vendita di attrezzature per palestre: «Quello che ci interessa oggi è essere rilevanti per l’umanità, ispirare persone, territori e Paesi». E qui c’è l’innesto con l’audi elettrica: «L’industria dell’auto sta cambiando pelle, il prodotto oggi è relazione, stile di vita e coerenza», spiega Longo. I macchinari non servono più solo per allenarsi, le macchine non sol operanda re da A aB, e l’ idea stessa di status symbol è cambiata. Unica, la panca multifunzione esposta anche alla Triennale di Milano, è stata a lungo simbolo di potere e benessere nelle case delle grandi famiglie imprenditoriali, proprio come le macchine in garage. Oggi però siamo in una fase diversa, che il direttore Audi Italia definisce «give back», l’idea di restituire, a se stessi e al mondo, quel benessere prima ostentato. E qui c’è la scommessa e-tron, una vettura saldamente in fascia premium, con un prezzo di 83.930 euro e la promessa di «prestazioni sportive in una bolla di salubrità e silenzio». Il Suv elettrico a zero emissioni, costruito in una fabbrica carbon neutral, è realizzato a immagine di un consumatore che si fa domande radicali e nuove: in che modo voglio stare nel mondo, di cosa posso fare a meno, a cosa non voglio rinunciare. Sul tema dare e avere, e-tron ha ottimi argomenti, come spetta al primo di una dinastia: due motori elettrici da 408 Cv di potenza, da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi, una velocità massima di 200 km/h. La batteria ha un’autonomia di 400 km, grazie a innovazioni aerodinamiche (lo specchietto video dentro l’abitacolo) e di recupero dell’energia in frenata. «Tutto converge verso la persona, il suo piacere, la sua sicurezza e il suo benessere», è la sintesi dell’incontro. Il resto è il vecchio, caro piacere della guida che non cambia mai.