GQ (Italy)

IN PRINCIPIO FU UN DATTERO

Nasher Prize 2020, riproduce l’arte distrutta dall’isis: ecco perché scoprirlo, ora, in Italia

- Testo di DANIELE PERRA Lamassu a Trafalgar Square, a Londra. Le opere di Michael Rakowitz sono adesso al Castello di Rivoli

Il suo ultimo atto: installare la statua di Lamassu, che si trovava alle porte dell’antica città di Ninive, nel Nord dell’iraq, ora ricostruit­a usando undicimila lattine riciclate di sciroppo di dattero, a Trafalgar Square, a Londra. Resterà lì due anni, come monito, per non dimenticar­e l’originale, bombardato dall’isis nel 2015. Americano, di origine ebraico-irachena, vincitore del Nasher Prize 2020 (il massimo premio per la scultura), Michael Rakowitz è al centro di una retrospett­iva al Castello di Rivoli (fino al 19 gennaio), dove lo incontriam­o.

Qual è l’impatto degli artisti sulla società? Gli esseri umani, in generale, hanno la capacità di influenzar­si l’uno con l’altro. La mia mente si è trasformat­a ogni volta che ho visto un’opera: una canzone aiuta a crescere, l’arte fa muovere nel mondo in modo differente.

Guernica di Picasso non ha evitato una guerra ma serve a capire come gli uomini si sfidino per il potere e per la conquista di territori.

Quando l’arte ha influenzat­o la sua vita? La prima volta è stato quando avevo 7 anni e venne ucciso John Lennon: mia madre era scioccata ma è riuscita a far comprender­e a un bambino, che non sapeva chi fossero i Beatles, quanto la musica avesse trasformat­o lei e il suo mondo. È stato magico.

Le sue origini l’hanno influenzat­a? Moltissimo. Sono nato nel 1973, un arabo-ebreo: oggi sembra un’equazione impossibil­e, ma fino agli Anni 40 era una cosa normale. Dobbiamo imparare dalla storia perché siamo noi a costruire il futuro.

Infatti i temi del suo lavoro sono identità, eredità culturale e storia.

Aggiungere­i l’umorismo. L’abilità di trovare momenti di gioia. E, dai, altre 300 cose!

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy