MACCHINE DEL TEMPO
Una storia lunga 130 anni al V&A Museum di Londra
Un viaggio che percorre gli snodi tecnologici e culturali del ventesimo secolo, da fine Ottocento a oggi, attraverso l’oggetto che in 130 anni ha cambiato per sempre il nostro modo di stare al mondo: l’automobile. Cars: Acce
lerating the Modern World, al londinese V&A Museum (dal 23/11 al 19/4), non si limita a raccontare l’evoluzione nel tempo dell’automobile come oggetto di design ma svela, con l’esposizione di 15 vetture chiave e 250 oggetti tra accessori, fotografie e manifesti, i bisogni sociali, le suggestioni culturali e artistiche che ne fanno il prodotto emblematico della nostra civiltà.
Una storia affascinante: se le prime auto sono creature mitologiche che tradiscono un’idea di mobilità ancora ottocentesca, a trazione animale, nel giro di pochi decenni nascono prototipi futuristici come le Firebird, macchine-jet che, come nota il curatore Brendan Cormier nell’introduzione al libro da 223 pagine che firma con Lizzie Bisley e che accompagna
Cars, anticipano i recenti progetti di veicoli a guida autonoma con macchine-droni, a loro volta simili alle visionarie illustrazioni delle riviste di divulgazione scientifica degli Anni 60. Affinità tra passato, presente e futuro che rispondono a un desiderio comune, declinato in epoche diverse: una velocità fluida, che superi i limiti posti dagli elementi naturali. Un sogno per ingegneri e designer del Novecento, una sfida drammatica per i contemporanei, complicata com’è dalla necessità di rispondere al problema dell’inquinamento ambientale, la cui posta è la sopravvivenza umana. Sono molti, oltre a questo, i temi proposti legati all’automobile: dal mutamento del paesaggio urbano all’organizzazione di fabbrica fordista come modello produttivo vincente del secolo, come ha raccontato in Tempi moderni Charlie Chaplin. Cinema, arte, moda e design hanno registrato e a volte anticipato l’accelerazione del mondo prodotta dalle automobili. Che, grazie a questa mostra, si rivelano lo specchio della nostra civiltà.