ESPLORARE CON LUSSO
Baglietto Explorer 43 solca i mari più inaccessibili del pianeta. Comfort da yacht e grinta rompighiaccio
Lo sguardo cade sulla grande libreria in acciaio brunito posta all’ingresso dello yacht, pensata per raccontare le storie di viaggio, un diario di bordo fatto per oggetti raccolti lungo la rotta, che collega gli ospiti al mare, alla natura, alla scoperta. Quasi un prologo al nuovo modo di navigare di Baglietto con il nuovo Explorer 43: esperienziale, estremo, lontano mille miglia dal turismo deluxe che si tuffa nell’azzurro mare d’agosto di un atollo caraibico. Qui il desiderio è quello di esplorare zone altamente remote, luoghi di valore scientifico, lande disabitate. Utilizzare il privilegio per superare limiti o barriere mentali. Non a caso Explorer 43 è ispirato alle barche da lavoro e agli scafi militari. Progettato per un utilizzo 365 giorni all’anno, dai ghiacci ai mari tropicali, copre 5.600 miglia nautiche senza fermarsi. È uno yacht trasformabile in tutto e per tutto. La pista di atterraggio dell’elicottero, costruita con terrazze mobili che si spiegano come le ali di gabbiano, può ospitare, secondo il desiderio dell’armatore, delle motoslitte per sciare in Alaska o una barca per la pesca. La zona pranzo all’aperto, sull’upper deck, in caso di cattivo tempo, si chiude completamente e un sistema di pannelli vetrati scorrevoli permette di raggiungere la piattaforma poppiera senza mai uscire all’esterno, quando per esempio si è sottozero. Sul ponte sole, look essenziale e coperta verniciata come una nave rompighiaccio, un cassero fatto da strutture tubolari di estrazione militare, funge da piattaforma elevatrice creando un punto di avvistamento per le balene o semplicemente per godere del panorama. Si possono anche ispessire le lamiere, con l’opzione Ice Class, per rendere lo yacht più sicuro in caso di collisione con iceberg, mentre la scelta di un piccolo sottomarino consente di indagare il mondo oscuro. «è uno stile completamente made-to-measure», racconta Federico Santa Maria, designer fondatore dello studio milanese Santa Maria Magnolfi che ha progettato Baglietto Explorer 43 per lo storico cantiere di La Spezia che vanta 160 anni di storia nel mondo della nautica, «oggi gli armatori, soprattutto europei, sono interessati a viaggi fuori dall’ordinario, con finalità pionieristiche, a volte aiutano la scienza ospitando ricercatori che operano in luoghi remoti e spesso sono interessati al pianeta e alla sostenibilità. Stiamo lavorando su soluzioni ibride diesel-elettriche, a nuove forme di pannelli solari e a un drone che può essere comandato dallo yacht per ripulire il mare circostante dalla plastica».