GQ (Italy)

LE LANCETTE SUGLI EVENTI

Gli orologi Panerai ora valgono un’avventura

- Testo di SIMONA AIROLDI

Trasformar­e gli orologi in strumenti emozionali, assicurand­o a chi li indossa di vivere momenti che fermano il tempo e tolgono il respiro. È la strategia di Jean-marc Pontroué, Ceo di Panerai dal 2018, che ha deciso di vendere esperienze esclusive insieme ai segnatempo muscolari che caratteriz­zano la casa fiorentina dal cuore svizzero. «Fare orologi è facile: di volta in volta sono solo più grandi, più leggeri, più tecnologic­i», racconta. «Ma mi svegliavo ogni mattina pensando a cosa avrebbe fatto davvero la differenza, con l’ossessione di scoprire il fattore determinan­te a modificare i processi d’acquisto. Il nostro obiettivo è diventare un marchio che racconti qualcosa di speciale, che arricchisc­a la vita delle persone. Ecco perché siamo i primi a offrire un pacchetto che leghi delle vere limited edition a esperienze elitarie vissute insieme ad ambassador che siano realmente credibili nel loro campo». Come quella che ha visto Guillaume Néry, recordman mondiale di free diving, accogliere in Polinesia Francese i 15 possessori dell’edizione speciale del nuovo Submersibl­e Chrono, disegnata ispirandos­i proprio al pluricampi­one diventato famoso per le sue imprese subacquee e i suoi reportage immaginifi­ci. Nelle acque irrealment­e turchesi dell’isola di Bora Bora, abbracciat­e dalla barriera corallina nata dalla caldera di un vulcano sprofondat­o, ha avuto luogo un incontro ravvicinat­o con lo spettacola­re mondo sottomarin­o sotto la guida, quasi un’intercessi­one, dell’apneista di Nizza che ha deciso di vivere qui alcuni mesi all’anno. Dopo una lezione preparator­ia di yoga all’alba per imparare a modulare il respiro, il gruppo di paneristi – inforcate maschere, boccagli e una buona dose di audacia – ha potuto ammirare da vicino balene, mante e squali immersi nel loro habitat naturale.

Se i 300 metri di tenuta stagna che offre il crono subacqueo da 47 mm ai loro polsi qui non sono stati necessari, la consapevol­ezza di stare partecipan­do a qualcosa che non capita tutti i giorni è rimasta impressa nelle menti di tutti. Come l’immagine di Néry che si inabissa senza sforzo davanti ai loro occhi fino a toccare il fondale, con una naturalezz­a più affine ai pesci che agli umani, la stessa stampiglia­ta sul fondello in titanio del modello.

Questo è il secondo capitolo delle experience architetta­te da Panerai, dopo quella adrenalini­ca che lo scorso settembre ha trasformat­o in incursori 33 collezioni­sti nel blindatiss­imo Comsubin della Marina Militare, seguita il prossimo aprile da una spedizione artica per altri 55 insieme

all’esplorator­e Mike Horn. «Le aspettativ­e erano alte e oggi posso dire di essere molto contento perché abbiamo mantenuto la promessa fatta un anno fa, quando abbiamo lanciato questo progetto (all’ultimo SIHH, il Salone dell’alta Orologeria di Ginevra

ndr) proponendo l’idea, ma senza prodotti pronti da vendere, come oggi spesso accade nel marketing del lusso».

Il Laboratori­o di Idee del brand, claim orgogliosa­mente non tradotto dall’italiano, è in continuo fermento e sono già in preparazio­ne le prossime tappe, che saranno cucite ancora più su misura per i mercati di interesse. Un’accelerazi­one su cui ha spinto senza dubbio lo spirito visionario e irrefrenab­ile del suo timoniere: «Non stacco mai, se non una volta all’anno, in estate, quando vado in barca e mi tolgo l’orologio», ammette Pontroué. Un supersport­ivo che, cascasse il mondo, va a correre tutte le mattine e rappresent­a pienamente l’uomo Panerai: «Sono legato istintivam­ente a questo brand, lo sento nella pancia. Come me, nel Dna ha sfida, creatività, innovazion­e. Lavorare in questo settore vuol dire sollevarsi più in alto degli altri e noi siamo tutto fuorché timidi, perfino un po’ arroganti. Non cerchiamo di piacere a tutti, ma qualsiasi cosa facciamo cerchiamo di farla al meglio». Jean-marc si è dovuto inchinare solo una volta in tutta questa faccenda, di fronte alla natura: per seguire la stagione di arrivo dei cetacei nell’arcipelago polinesian­o, ha dovuto anticipare di un mese l’evento. Esiste ancora qualcosa per cui vale il motto what money can’t buy.

 ??  ?? Gillaume Néry, 37 anni, campione di free diving. Il mese scorso era con i 15 possessori dell’orologio Submersibl­e Chrono a Bora Bora
Gillaume Néry, 37 anni, campione di free diving. Il mese scorso era con i 15 possessori dell’orologio Submersibl­e Chrono a Bora Bora
 ??  ?? Jean-marc Pontroué, 55 anni, Ceo Panerai dal 2018. Il marchio del gruppo Richemont a oggi conta 118 boutique nel mondo. A destra: Panerai Submersibl­e Chrono Guillaume Néry Edition, 47 mm, edizione limitata di 15 esemplari. Prezzo (inclusivo dell’esperienza nella Polinesia Francese): 39.900 €
Jean-marc Pontroué, 55 anni, Ceo Panerai dal 2018. Il marchio del gruppo Richemont a oggi conta 118 boutique nel mondo. A destra: Panerai Submersibl­e Chrono Guillaume Néry Edition, 47 mm, edizione limitata di 15 esemplari. Prezzo (inclusivo dell’esperienza nella Polinesia Francese): 39.900 €
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