GQ (Italy)

FINCHÉ ODIO NON VI SEPARI

Chi è il regista che ha fatto rompere Adam e Scarlett

- Testo di ENRICA BROCARDO Noah Baumbach, 50 anni, regista di Storia di un matrimonio (dal 6/12)

Amico di Wes Anderson − insieme hanno scritto Le avventure acquatiche di Steve

Zissou e Fantastic Mr. Fox − e di Brian De Palma, con cui, racconta, discute da sempre le idee per i suoi film. E viceversa. E poi compagno dell’attrice e regista Greta Gerwig, con la quale forma la coppia più celebre del cinema indie americano. Noah Baumbach, 50 anni, è uno dei pochi registi in grado di mettere insieme un cast da franchise della Marvel per interpreta­re un dramedy familiare. Come ha fatto con Storia di un

matrimonio, il suo nuovo film realizzato per Netflix (dal 6 dicembre), interpreta­to da Adam Driver e Scarlett Johansson.

Perché ha scelto questo titolo per un film che parla di divorzio?

Penso che proprio il non funzioname­nto di una cosa ti consenta di vederla in una prospettiv­a nuova. Se ti trovi davanti a una porta che non si apre, cerchi di capire che cosa c’è che non va: ti poni un mucchio di domande. Lo stesso vale per una storia d’amore. È la seconda volta che affronto il tema della separazion­e. Lo avevo già fatto in Il calamaro e la balena, ispirato ai miei genitori. In quel caso, però, mi interessav­a raccontare che cosa accade nel rapporto con figli quando una coppia si lascia.

Dovremmo cominciare ad accettare il fatto che matrimonio e felicità spesso non vanno d’accordo?

Il punto è che il sistema ti costringe a lottare l’uno contro l’altro. Chi ha ragione? Chi ha torto? Dove sta la verità? Ma se un rapporto finisce non vuol dire che non ci sia più amore. La maggior parte di chi si trova nel mezzo di una separazion­e prova un senso di fallimento. Eppure il fatto che una storia sia finita non implica che quello che c’è stato non fosse meraviglio­so, vero.

Quanto hanno influito Scarlett Johansson e Adam Driver sulla definizion­e della storia e dei personaggi?

Tantissimo. Li ho voluti incontrare prima ancora di scrivere la sceneggiat­ura proprio perché volevo confrontar­mi con loro sulle idee che avevo in mente. Adam e io avevamo già lavorato insieme. Con Scarlett è stata la prima volta. Ma era da tanto tempo che cercavo l’occasione giusta. Quando ci siamo visti, a pranzo, si è seduta e mi ha detto: «Sai, sto divorziand­o». Tutti e due hanno contribuit­o con le loro esperienze. Li ho incontrati diverse volte e mi hanno raccontato delle loro relazioni. Quei dialoghi li ho usati per costruire la sceneggiat­ura. C’è molto di entrambi nel film.

Anche lei ha divorziato, nel 2013, da Jennifer Jason Leigh. Quanto ha usato della sua di storia?

Philip Roth ha detto: «Sfrego due pietre di realtà per accendere la scintilla dell’immaginazi­one». Molto spesso l’idea per un film viene dalla mia vita, o da quella dei miei amici. Ma, a un certo punto, dimentichi quale parte sia vera e quale, invece, frutto di fantasia.

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