IL GINEPRO RENDE AUDACI
Una nuova linea maschile a base di bacche sferzanti
Aromatica, sempreverde, dai sentori fragranti e insieme pungenti. La pianta del ginepro è conosciuta fin dai tempi dell’antico Egitto per le sue virtù. Da sempre, infatti, ha la fama di essere un potente “scudo spirituale”. Ma soprattutto questo arbusto dai frutti aspri e dalle foglie aghiformi appuntite viene ancora oggi utilizzato sotto forma di olio essenziale come antisettico, per tonificare i muscoli e per prevenire i crampi. In passato è stato addirittura impiegato per combattere il vaiolo, mentre in Italia era abitudine interrare la pianta vicino a casa per proteggersi dalla peste. Rametti di ginepro appesi alle porte “servivano” inoltre per scacciare gli spiriti maligni, e durante le festività natalizie, nelle campagne, venivano anche bruciati per eseguire rituali magici.
Tra i molti, possibili utilizzi del ginepro c’è anche la distillazione del gin, il liquore che si ottiene dal mosto fermentato di cereali, aromatizzato con i cosiddetti botanicals, ovvero la miscela di erbe, bacche, fiori e spezie in cui il ginepro conferisce l’inconfondibile sapore secco e la profumazione aromatica.
Si tratta insomma di una pianta leggendaria, non a caso scelta da L’erbolario per la sua linea viso e corpo tutta al maschile, Ginepro Nero. «L’abbiamo pensata per l’uomo vitale e dinamico: un arbusto forte, resistente, eroico. In una parola, libero», spiega Daniela Villa, co-fondatrice de L’erbolario. «L’ispirazione è arrivata proprio dalle sue bacche color nero-bluastro, dette anche coccole, conosciute da secoli per i loro attivi dalle proprietà toniche e astringenti. Abbiamo così creato un estratto e un’acqua distillata, sfruttandone i molteplici benefici».
L’erbolario ha associato questo elisir agli estratti di sesamo e di cumino nero, non solo per infondere una profumazione legnosa-agrumata alle composizioni, ma anche per coccolare la pelle con un ingrediente insolito, ma tra i più rinvigorenti ed energizzanti della cosmesi maschile.