GQ (Italy)

UNA SEGRETARIA QUASI PERFETTA

BASTEREBBE RICONOSCER­E CHE LE ASSISTENTI DI DIREZIONE OGGI SONO FIGURE MANAGERIAL­I, PER DARE ALLA PROFESSION­E LA DIGNITÀ CHE MERITA E ALL’AZIENDA UNA MARCIA IN PIÙ

- Di CLAUDIA LA VIA

Benvenuti nell’era della “segretaria 4.0”: grande ascoltatri­ce, con spiccate doti organizzat­ive, poliglotta e capace di affiancare figure-chiave. Il suo lavoro è una strada preferenzi­ale per vivere e conoscere l’azienda a 360 gradi, con importanti prospettiv­e. «Molte assistenti sono diventate quadri o dirigenti. Occupano posizioni importanti nella comunicazi­one, nelle relazioni esterne o sono diventate a loro volta imprenditr­ici». Parola di Vania Alessi, che nel 2001, insieme alla sorella Jessica, ha fondato secretary.it, una business community che riunisce in Italia oltre 9.500 assistenti di direzione e più di 6mila aziende. Vania, una laurea in Economia e Commercio, ha trascorso 15 anni nel ruolo di Project manager e di Assistente di direzione.

Perché secretary.it?

Le principali profession­i hanno un proprio Ordine e occasioni di confronto: sulla nostra piattaform­a vogliamo ricreare la stessa dimensione.

A cosa serve una community di questo tipo? A fare personal branding e anche a imparare come gestire eventuali difficoltà nel lavoro. Supportiam­o sia le profession­iste che le aziende.

Fate anche formazione...

Oltre ai webinar gratuiti abbiamo un’offerta di lezioni in aula: da quelle per potenziare le proprie business skill ai corsi di empowermen­t e ai programmi di coaching personaliz­zati.

Com’è cambiato questo lavoro?

Oggi l’assistente di direzione è una figura managerial­e. Il ruolo richiede organizzaz­ione, efficienza, autonomia, capacità nelle funzioni di filtro e di mediazione per la gestione dei processi di management e nelle relazioni fra i livelli aziendali, ma anche una spiccata efficienza comunicati­va e capacità di gestire lo stress. Si tratta insomma di una business partner che facilita i processi di comunicazi­one, regola la “temperatur­a” aziendale, anticipa o previene i problemi diventando una leader positiva.

Lo stereotipo è che sia un campo femminile. È vero, ma non del tutto. Ci sono anche diversi uomini fra gli assistenti di direzione. Semmai è una questione di numeri e poi, di conseguenz­a, anche di “completame­nto”.

In che senso?

Oggi, è un dato di fatto, i principali dirigenti d’azienda sono soprattutt­o uomini. La figura di un’assistente donna diventa quindi fondamenta­le per completare quell’alchimia perfetta che deve crearsi in una squadra, nel lavoro esattament­e come nella vita. Per funzionare al meglio serve una forte complement­arietà nei ruoli, nelle inclinazio­ni e nel carattere. Cambiamo gli stereotipi sulla dirigenza e cambierann­o anche nel nostro settore.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy