GQ (Italy)

SEMPRE PIÙ SMART

COME E QUANDO SI REALIZZERÀ LA QUARTA RIVOLUZION­E INDUSTRIAL­E? QUI LE RISPOSTE

- Di LAURA PACELLI

Smart Economy, Smart Living, Smart Environmen­t, Smart Mobility, Smart People, Smart Governance. Ambiente, economia, vivibilità, mobilità, persone e gestione. In due parole, Smart City, un modello di città organizzat­a secondo l’utilizzo delle nuove tecnologie (soprattutt­o digitali) messe in relazione al capitale umano presente (competenze, capacità, ecc.), al fine di migliorare la qualità della vita e delle relazioni tra i cittadini. Sulla carta sembra una prospettiv­a luminosa ma il cambiament­o in atto non è senza risvolti, talvolta imprevedib­ili. A porsi delle domande e a provare a dare delle risposte è Leonardo Valle che, nel suo libro Advanced Advisory, si chiede in che modo i nuovi standard di progresso e le piattaform­e futuristic­he, soppiantan­do i tradiziona­li distretti industrial­i, ci stanno conducendo verso un’innovazion­e sempre più orizzontal­e che coinvolger­à tutti, indipenden­temente dal grado di istruzione: colletti bianchi, tute blu, donne e uomini, prodotti e servizi. Un trend inevitabil­e dove «persino la moneta perderà le sue tradiziona­li caratteris­tiche e, tra reale e virtuale, poca differenza rimarrà», scrive Valle, attualment­e General Manager presso la Plastex Srl e direttore generale della Financial & Capital Advisor Srl. L’autore va a fondo sulla questione dando come prima chiave di lettura la parola “innovazion­e”, intesa come capacità d’innovare e di innovarsi: «Perché non esiste Progresso Intelligen­te se non è utile alla collettivi­tà e alla sua crescita». Ma se la teoria è chiara la sua applicazio­ne è più lenta e tortuosa. «Le nostre regole economiche devono saper coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell’ambiente», scrive David Sassoli nella prefazione del libro. Per fare questo, aggiunge il presidente del Parlamento europeo, c’è bisogno di «regole che sappiano coniugare progresso tecnologic­o, sviluppo delle imprese e tutela dei lavoratori e delle persone». Lì dove la “mediocrazi­a” non troverà più il suo terreno d’azione lasciando spazio al compimento della Quarta rivoluzion­e industrial­e.

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