GLI ELISIR DI LUNGA VITA
La paura dell’uomo di invecchiare e il conseguente ossessivo tentativo di mostrarsi per sempre giovani. L’illusione di bloccare un naturale processo degenerativo e il senso di impotenza nel rendersi conto che, per quanto valga la pena di essere affrontato, si tratta di uno scontro impari. Da mesi pensavamo di costruire un numero di GQ, ricco di sguardi laterali, intorno alla fascinazione maschile per l’espressione: anti-aging. Il presidente della Triennale di Milano, Stefano Boeri, ha scritto per noi dell’aspirazione all’eternità di una città e dei luoghi che la compongono. Partendo dall’idea che per produrre architettura di qualità sia utile una certa schizofrenia, che diventa fertilizzante per aprirsi a un’altra dimensione del tempo e della progettualità, superando gli schematismi. Con Pierre-alexis Dumas, direttore creativo di Hermès, abbiamo ragionato di come la ricerca dello stupore che muove la curiosità sia una potente medicina per frenare l’invecchiamento della mente. E di come associare l’innovazione alla sola tecnologia sia un cliché. Quando invece esplorare lo spazio tra il pensare e il realizzare sia molto umano.
Poi, all’improvviso, siamo stati travolti dalla tragedia del coronavirus. Abbiamo capito che avremmo portato avanti GQ solo lavorando in smart working, che le nostre certezze sarebbero mutate, lasciando filtrare le paure. Per istinto abbiamo scelto una copertina che potesse rappresentare parte della nostra storica identità. Un omaggio a Steve Mcqueen, un uomo morto 40 anni fa, quando ne aveva solo 50. Eppure è diventato eterno, insegnandoci che se si trova una passione nella vita, allora siamo a posto. Grazie allo spirito rock and roll di Tania Sachs abbiamo coinvolto Vasco Rossi, che ha scritto per noi di quella vita spericolata che lo ha ispirato, facendo nascere una canzone senza età. Grazie alla solidarietà del network che unisce le 20 edizioni di GQ nel mondo, sono arrivati dall’australia i nostri servizi di stile. E grazie al filosofo Umberto Galimberti abbiamo tracciato un’imperdibile riflessione sul presente, comprendendo che il futuro è un tempo come gli altri. Ma non potevamo far finta di nulla. Il nostro modo di parlare del dramma coronavirus è una pausa muta. È un portfolio di Maki Galimberti, che omaggia l’abnegazione, l’altruismo, lo sforzo in condizioni disperate delle donne e degli uomini della sanità italiana, che in prima linea si battono per salvarci.
GQ è un inno alla vita. Leggete l’intervista esclusiva a Matthew Mcconaughey protagonista del film bandiera,the Gentlemen. Vi farà sorridere sapere che grazie all’amicizia nata sul set, Hugh Grant ha fatto uscire sua madre, 88 anni, con il papà di Mat, che ne ha 91. Direi che ora invecchiare non mi preoccupa, penso sia solo un privilegio.