Darci un taglio
Rendere la letteratura trasversale: lo strano caso dei Libri Obliqui
Dei parallelepipedi sbagliati, invece dei soliti rettangoli. Sono i Libri Obliqui di Safarà Editore, casa editrice indipendente di Pordenone: forse un cruccio per i librai, ma soprattutto un’idea premiata a Los Angeles con il Creative Communication Awards. «Volevamo comunicare un’idea di letteratura trasversale, che andasse oltre i generi», spiega Cristina Pascotto, 34 anni, responsabile editoriale e sorella di Guido Giuseppe, il fondatore della casa editrice. Perciò in catalogo si trovano titoli che vanno dal romanzo realistico al flusso di coscienza, firmati da grandi autori internazionali quasi sconosciuti in Italia. Come il candidato al Nobel Gerald Murnane o Alasdair Gray, ritenuto il maggiore scrittore scozzese.
Safarà Editore comincia ufficialmente nel 2016, ma la sua storia parte prima.
Inizia con mio fratello: ancora all’università, con quel nome aveva aperto uno spazio dedicato ai fumetti, ai libri da collezione, all’illustrazione. In quegli anni si è formata la prima versione della casa editrice: e dire che non c’era nemmeno una vera ambizione professionale.
Il primo libro è stato un piccolo caso editoriale. La fortuna dei principianti? Quella, e un’intuizione. Io studiavo a New York e avevo letto di Steve Mcqueen e delle riprese di 12 anni schiavo. Era tratto dal romanzo autobiografico di Solomon Northup, che in Italia nessuno aveva pubblicato. Ho contattato Mcqueen, che ha scritto la prefazione e ha coinvolto sua moglie, Bianca Stigter, critica e storica, per l’introduzione. Con l’oscar al miglior film, il libro è decollato.
Una bella spinta per fare il grande salto. Sapevamo zero di editoria, ma avevamo le idee chiare su cosa pubblicare: autori stranieri e generi anomali, per dare al lettore una visione più ricca della realtà. La vittoria a un bando europeo ci ha dato nuovo coraggio: per avvicinare autori come Alasdair Gray e ottenere la loro fiducia.
Perché il formato dei Libri Obliqui?
Ci è venuto in mente con Giuseppe D’orsi, che è poi diventato il nostro direttore creativo: avevamo pubblicato il suo La creatività
è un pesce in versione asimmetrica. Ma poi la scelta di “dare un taglio”, letteralmente, ai nostri volumi ci è sembrato un modo per estendere il concetto. Siamo partiti con un lato inclinato, adesso sono due.
E il destinatario finale è felice?
I lettori se ne sono innamorati, i librai meno. Da qui, il compromesso: volumi regolari per i negozi, formato obliquo o normale per chi compra on line o alle fiere.
Le prossime scoperte?
Un inedito di Murnane e un fantasy dell’incredibile Brian Catling con prefazione di Alan Moore (V for Vendetta).