Senza limiti di età
Il nuovo raduno dei geni dell’anti-aging, mercato da 610 miliardi di dollari
Fare colazione con farmaci anti-invecchiamento capaci di imitare sui muscoli i benefici dell’esercizio fisico. Trovare il modo di scaricare il contenuto del proprio cervello in un cloud. Resettare l’età del corpo ogni 10 anni. C’è gente che queste cose le sta studiando davvero, e da tempo. E ce n’è altra che si incontrerà al Radialsystem di Berlino, a maggio, per Undoing Age 2020 (21-23/10,
undoing-aging.org), séguito del panel che l’anno scorso ha chiamato a raccolta 500 partecipanti. Lo scopo: fare il punto sulle tecnologie di riparazione cellulare e molecolare. Più che una sfida alla morte, è una sfida alla vita: se la longevità è già un fatto, sul longevismo si sta ancora alacremente lavorando. Allontanare la senescenza è infatti il pensiero fisso degli iper ricchi e di chi vuole investire il proprio denaro in attività vincenti: se il mercato mondiale dell’anti-aging viene stimato ora intorno ai 110 miliardi di dollari, per la Bank of America varrà, entro il 2025, 610 miliardi di dollari.
Capofila dei cercatori di una prolungata giovinezza è Jim Mellon: protagonista della scorsa edizione di Undoing Age, è l’imprenditore inglese che ha creato Juvenescence, una delle start up biotech più finanziate del momento. Ai suoi sostenitori spiega così la visione: vuole creare un ecosistema della longevità in una rete di compagnie interconnesse, sotto la guida di un comitato di 20 tra scienziati, farmacologi, specialisti in intelligenza artificiale ed esperti di finanza. Per estendere la vita umana riportando indietro le lancette − perché questo è il punto − si lavora quindi sulle cellule staminali per rigenerare i tessuti e sui farmaci senolitici che eliminano le cellule zombie, colpevoli di danneggiare quelle vicine. Eliminare selettivamente le cellule senescenti impedisce, o addirittura inverte, il decorso di molte malattie dell’invecchiamento: in questa direzione si muove la Unity Biotechnology di San Francisco fondata dall’imprenditore biotech Nathaniel David, uno dei 100 Innovatori top secondo la MIT Technology Review, e anche il più atteso tra gli speaker del prossimo evento di Berlino. Per lui lavora una squadra di 400 tra scienziati, ingegneri e businessmen, con 1,5 miliardi di dollari da spendere in ricerca: la compagnia ha già in programma per i prossimi due anni sperimentazioni cliniche con i farmaci iniettati direttamente in loco, per esempio nell’articolazione del ginocchio per l’osteoartrite.
Nel frattempo, chi vuole può sempre farsi ibernare, in attesa di tempi futuri e soluzioni certe: si mette sotto ghiaccio l’intero corpo, defunto, o solo il cervello. Ma attenzione ad affidarsi alla società di crionica giusta. A quanto sembra le truffe, quelle, non invecchiano mai.