PIÙ SPAZIO ALL’AVVENTURA
La seconda generazione della Renault Captur è più matura e tecnologica
Avere successo la prima volta è difficile, ripetersi lo è ancora di più. La Renault Captur affronta la sfida di un mercato – quello dei piccoli crossover – che l’ha vista piazzarsi ai primi posti nel 2013, ma che ora è pieno di concorrenti agguerriti. Con 11 centimetri di lunghezza in più – 4,23 metri totali – la Captur è diventata grande, sia in termini di spazio e comfort a bordo sia di design. Anche nell’abitacolo le novità sono sostanziose, con un livello qualitativo ben più alto e il nuovo infotainment R-link con display verticale da 9,3 pollici. Sono inoltre interessanti le soluzioni come il tunnel centrale sospeso su due livelli (solo con cambio automatico), lo specchietto retrovisore senza cornice e il freno di stazionamento elettrico. La posizione di guida è quasi perfetta, molto automobilistica, e a livello di bagagliaio la Captur non teme confronti con il suo vano da ben 536 litri. Abbiamo provato la TCE da 130 CV con il cambio EDC e ci è piaciuta molto, per la sua spinta progressiva, per lo sterzo progressivo e per l’assetto generalmente morbido. In conclusione, la Captur si conferma un’ottima auto, che grazie alle dimensioni maggiori può soddisfare anche le esigenze di una famiglia di quattro persone.
POSTERIORE
Debuttano le luci C-shape dal disegno assottigliato e integralmente a LED
MOTORI
Tre: benzina TCE da 100, 130 e 155 CV; Diesel 1.5 Blue dci da 95 CV o 115 CV; GPL da 100 CV
NOVITÀ
Ci sarà anche un powertrain ibrido plug-in che arriverà nella seconda parte dell’anno