LASCIARE IL SEGNO
Dai suoi disegni alle foto scattate da Santi Caleca: una mostra racconta la visione di un maestro
Antonia Jannone e Aldo Rossi: il giorno in cui la gallerista entrò nello studio dell’architetto in via Maddalena, a Milano, venne fuori l’altro mondo del teorico che scriveva i libri su cui si sarebbero formate generazioni di studenti. Un universo di acquerelli e di matite a mano libera. Era il 1979 e la prima mostra di Aldo Rossi disegnatore fu un successo. Cinquant’anni dopo quella stessa gallerista fa visita a un fotografo, Santi Caleca, mentre questi sta riordinando il suo archivio: tra le immagini in attesa ci sono le foto scattate alle architetture di Aldo Rossi per il terzo numero di Terrazzo, la rivista di architettura che Ettore Sottsass pubblicava negli Anni 80. Materiali mai usciti da quelle pagine, che approderanno alla Galleria Jannone di Milano per Aldo Rossi - Santi
Caleca. Monumental Memento (dal 7/12 al 30/1), la mostra che riapre il dialogo sui molti talenti dell’architetto, chiedendo in prestito alla Fondazione Aldo Rossi alcuni disegni – qualcuno inedito – abbastanza insoliti, perché in alcuni casi anche molto decorativi. Per l’occasione la galleria pubblica anche una cartella con 10 stampe in formato A3+ delle fotografie esposte (costo: 3 mila euro). «Le belle architetture sono sculture giganti, all’aria aperta», spiega Jannone (l’intervista è su gqitalia.it). «Che siano una forma d’arte lo dice il fatto che continuiamo a incantarci al loro cospetto».