APPELLO AGLI UOMINI
La nuova sensibilità maschile sarà fondamentale per contrastare la violenza di genere
«Uomini, non distogliete lo sguardo. Se pensate di non conoscere donne vittime di violenza, è perché finora avete chiuso gli occhi». È il messaggio di Anita Bhatia, vice direttrice di UN Women, l’organismo ONU per l’uguaglianza di genere. I numeri raccolti nel 2020 della pandemia sono infatti spaventosi: 243 milioni di donne hanno subito violenza nel corso degli ultimi mesi. «La lotta contro il contagio ha avuto esiti variegati, ci sono Paesi che hanno reagito meglio di altri, penso a quelli asiatici o all’australia. La violenza contro le donne invece è peggiorata ovunque, senza distinzioni». La pandemia è stata la tempesta perfetta delle aggressioni domestiche: «Le donne si sono trovate intrappolate, tagliate fuori dal mondo, ostaggio di partner violenti».
Già a maggio le Nazioni Unite avevano lanciato l’allarme sull’ombra di violenza dietro le porte sbarrate dal lockdown. Nessun Paese è sicuro: in Italia le richieste di aiuto sono aumentate del 55%, in Francia la violenza è cresciuta del 30%. Dopo anni di calo, crescono anche i matrimoni infantili: la crisi da coronavirus potrebbe causarne 13 milioni in più nel prossimo decennio. Per questo motivo sono più importanti che mai campagne internazionali come quella appena conclusa sui «16 giorni di attivismo contro la violenza di genere» (16dayscampaign.org), che ruota intorno a quattro concetti: aumentare i fondi, soprattutto ai centri per le donne in fuga dalla violenza; prevenire, con politiche di tolleranza zero; dare risposte concrete alle vittime. E raccogliere i dati.
«La violenza contro le donne non è solo una violazione dei più basilari diritti umani, ma anche una catastrofe economica. Ricchezza e sviluppo si creano facendo partecipare le donne all’economia, la violenza è uno degli ostacoli principali». Il costo economico viene quantificato da UN Women in mille miliardi e mezzo di dollari. «La nostra prima battaglia è per la consapevolezza: la lotta contro la violenza di genere non ha una figura aggregante, come Greta Thunberg per il clima o Malala Yousafzai per l’istruzione femminile, è un cambiamento culturale che possiamo raggiungere solo dato dopo dato, conversazione dopo conversazione».
L’invito di UN Women è che tra i protagonisti di questa crescita collettiva ci siano gli uomini, tutti, anche chi crede di vivere in un ambiente sano. «Il compito di ognuno di voi è capire, studiare, rendervi conto che la maggior parte del problema è invisibile, perché la violenza domestica funziona così. Assicuratevi che il vostro ambiente di lavoro sia sicuro. Se vedete qualcosa, parlate. Educate i vostri figli, so che è un tema difficile di cui discutere a cena, ma è importante menzionarlo ad alta voce».