GQ (Italy)

IL FUTURO ACCELERA

Con la C40 Recharge, Volvo amplia l’elettrico. Che sarà il 50% del business

- ALESSANDRO VAI Testo di

Meno di dieci anni per diventare un brand 100% elettrico. È questa la sfida di Volvo, che entro il 2030 vuole appunto vendere soltanto auto alimentate a batterie. Addio, quindi, non solo ai motori termici ma anche a quelli ibridi, con l’obiettivo più ampio di ridurre l’impronta di carbonio del ciclo di vita di ogni vettura prodotta. «Invece di investire in un business in calo, abbiamo scelto di puntare sul futuro, sia elettrico che online», ha spiegato il Ceo Håkan Samuelsson. «Inoltre stiamo concentran­do i nostri sforzi per diventare leader nel segmento elettrico di lusso». Una lunga strada da percorrere, che vede una tappa fondamenta­le nella nuova C40 Recharge, cioè la prima Volvo progettata per essere esclusivam­ente elettrica. L’architettu­ra è la stessa del SUV XC40 Recharge, ma qui la linea mette insieme i canoni dei crossover con quelli dei coupé, creando un design filante in soli 4,43 metri di lunghezza. Nella sezione posteriore spicca il disegno delle luci che si raccordano perfettame­nte alla linea più bassa del tetto, mentre il design del frontale introduce un nuovo linguaggio per le Volvo elettriche e include proiettori ad avanzatiss­ima tecnologia pixel. All’interno la seduta alta è accompagna­ta da una gamma di tonalità e opzioni di finiture esclusive, che rinunciano completame­nte ai pellami. Il sistema di infotainme­nt è uno dei più all’avanguardi­a sul mercato: è stato sviluppato insieme a Google usando come base il sistema operativo Android e ha integrate tutte le app più popolari di Mountain View.

Non c’è limite all’utilizzo dei dati e così la C40 può ricevere gli aggiorname­nti over-theair. Il sistema di propulsion­e è composto da due motori elettrici, uno sull’asse anteriore e uno sul posteriore, alimentati da una batteria da 78 kwh che può essere caricata all’80% in circa 40 minuti. L’autonomia sarà di circa 420 km, quanto alle prestazion­i è atteso uno 0-100 km/h inferiore ai 5 secondi. Ma la C40 Rechar

ge porterà con sé anche altri cambiament­i: si potrà comprare solo online, perché la Casa svedese vuole ridurre la complessit­à della sua offerta concentran­dosi su interessan­ti varianti preselezio­nate. Inoltre, l’auto sarà accompagna­ta da un pacchetto di servizi che include voci come l’assistenza, la garanzia, il soccorso stradale, l’assicurazi­one e le opzioni di ricarica domestica. «Vogliamo offrire un’esperienza di acquisto e di possesso che garantisca la massima tranquilli­tà e praticità, eliminando ogni complessit­à in entrambe le fasi»‚ ha aggiunto Lex Kerssemake­rs, responsabi­le delle attività commercial­i globali. «La semplifica­zione e la comodità sono essenziali in tutto quello che facciamo». La C40 Recharge sarà seguita da altri modelli elettrici nei prossimi anni. Già entro il 2025 Volvo vuole fare in modo che il 50% del proprio volume globale di vendite sia costituito da auto elettriche e da modelli ibridi per la restante parte, per poi salire al 100% entro il 2030. «La C40 Recharge indica la direzione», ha concluso Henrik Green, Chief technology officer. «È elettrica, si compra online con un pacchetto di assistenza e verrà consegnata rapidament­e».

Oltre a essere l’auto sportiva più longeva della storia e una delle più famose in assoluto, la Porsche 911 è quella che dispone della gamma più ampia e variegata. Dalla semplice Carrera a due ruote motrici fino alle GT3 dedicate alla pista, senza dimenticar­e le Turbo, la 911 ha diverse anime e, a patto di poter staccare assegni da sei cifre, ogni appassiona­to può trovare quella che fa per lui. Tuttavia, la nuova Turbo Cabriolet potrebbe essere il sogno definitivo che ognuno di noi vorrebbe trovare in garage la mattina. Non solo per le prestazion­i da riferiment­o, date dal 3.8 “flat six” bi-turbo che invia a tutte e quattro le ruote 580 CV e 750 Nm, proiettand­o la coupé tedesca fino a 320 km/h. Perché il segreto di questa “nove-undici” sta nella somma delle sue qualità. La praticità nell’utilizzo quotidiano è incredibil­e: le dimensioni non sono esagerate, i sedili sportivi non stancano, la visibilità è buona e il motore sa essere docilissim­o. Il merito è anche del cambio automatico doppia frizione a 8 rapporti, dolce o feroce all’occorrenza, mentre la nuova modalità di guida “wet” garantisce tranquilli­tà sulle superfici scivolose. La capote, invece, è una meraviglia tecnologic­a: si aziona in una dozzina di secondi e fino a 50 km/h; quando è chiusa il livello di insonorizz­azione è altissimo, mentre quando è aperta (con il frangivent­o elettrico alzato e i vetri su) permette di viaggiare anche a velocità autostrada­li senza turbolenze. A tutto questo si aggiunge un abitacolo con un altissimo livello di qualità e finiture, un sistema di infotainme­nt all’avanguardi­a e uno stile inimitabil­e. Se poi si vuole andare oltre i 2,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h e cercare i suoi limiti, bisogna necessaria­mente andare in pista. Per strada il grip è così elevato che non appena i turbocompr­essori iniziano a spingere sul serio, sono già stati infranti una manciata di articoli del codice della strada. La stabilità in curva è migliorata rispetto alla generazion­e precedente (991): la scocca è più larga di 45 mm all’anteriore e di 20 mm al posteriore, per permettere di aumentare le carreggiat­e rispettiva­mente di 42 e 10 mm. L’aerodinami­ca, invece, beneficia di diversi sistemi attivi, dalle alette di ventilazio­ne anteriori allo splitter, fino alla grande ala posteriore.

Ancora a proposito di doti dinamiche: gli pneumatici sono da 20 pollici all’anteriore e da 21 pollici al posteriore (che ha le ruote sterzanti), nelle misure 255/35 e 315/30. Inoltre, rispetto alle altre 911, la Turbo ha un assetto più basso di 10 mm, la regolazion­e elettronic­a degli ammortizza­tori PASM e l’impianto di scarico a doppio stadio. Queste ultime due funzioni sono rimaste tra le poche che si gestiscono con pulsanti fisici, perché la nuova infotelema­tica ha fatto scomparire molti pulsanti e pulsantini. Tuttavia, all’interno l’ambiente rimane familiare, con la classica strumentaz­ione a cinque quadranti in cui troneggia il contagiri analogico centrale. La ciliegina sulla torta è rappresent­ata dai fari a LED con tecnologia Matrix e dall’impianto audio surround Bose che anche con il vento tra i capelli mantiene una qualità altissima.

QUEL SOGNO DEFINITIVO CHIAMATO PORSCHE

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La C40 Recharge entrerà in produzione il prossimo autunno e arriverà in fretta sul mercato. Prezzi da definire
 ??  ?? L’autonomia iniziale di 420 km verrà incrementa­ta successiva­mente grazie agli aggiorname­nti software over-the-air
L’autonomia iniziale di 420 km verrà incrementa­ta successiva­mente grazie agli aggiorname­nti software over-the-air
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La Porsche 911 Turbo Cabriolet parte da 209.428 €; la versione Turbo S, più potente, sale a 242.851 €
 ??  ?? Lõala posteriore si alza automatica­mente oltre i 120 km/h, oppure può essere attivata manualment­e dal guidatore
Lõala posteriore si alza automatica­mente oltre i 120 km/h, oppure può essere attivata manualment­e dal guidatore
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