GQ (Italy)

HA GIOCATO CON L’UNDER 21 MIGLIORE DI SEMPRE, CHE NON HA VINTO MAI. CON QUESTO SPIRITO DI RIVINCITA ROBERTO MANCINI GUIDERÀ LA NAZIONALE AGLI EUROPEI: «SOGNO UN’ESTATE A PORTONOVO DA ALLENATORE CAMPIONE»

- Testo di PAOLO CONDÒ Servizio di NIK PIRAS Foto di CHRISTOPHE MEIMOON

Se Dorian Gray teneva in soffitta un ritratto da giovane che invecchiav­a al suo posto, Roberto Mancini vive una situazione opposta con la foto-manifesto della sua antica Under 21 appesa in bella vista nel corridoio del Centro tecnico di Coverciano. Così, mentre per lui passa il tempo, l’immagine della sua generazion­e azzurra continua a restituirg­li il senso di un’incompiuta. «Da quando anche Vialli si è unito al nostro staff, capita di fermarci assieme davanti a quella foto. Non è la solita gnagnera “guarda com’eravamo giovani”, non siamo i tipi. Quello che ci diciamo è “guarda com’eravamo forti”, e il pensiero contiene un po’ di sana rabbia per il fatto che quella generazion­e non abbia vinto niente. Attenzione, non ho detto rimpianto, che quello è il sentimento di chi ormai non può farci niente. Ho detto rabbia perché noi abbiamo ricevuto una seconda possibilit­à. In un’altra forma, ma possiamo ancora vincere».

L’under 21 del triennio ‘84-‘86, guidata da Azeglio Vicini, venne promossa praticamen­te in blocco in Nazionale dopo il flop del Mondiale messicano. I ragazzi del ct romagnolo, scomparso nel 2018, formavano una squadra splendida. La migliore Under di sempre, anche se altre hanno vinto mentre quella di Vialli e Mancini dovette accontenta­rsi del secondo posto. «Perdemmo in finale con la Spagna. Ovviamente ai rigori, la maledizion­e di quegli anni. Luca e io eravamo gli ultimi due della serie ma non riuscimmo a tirarli, perché i tre prima di noi sbagliaron­o in blocco, mentre gli spagnoli erano infallibil­i». Zenga, Ferri, De Napoli, Donadoni, Giannini, in quella Under c’era il nucleo della squadra di Italia 90. «Quando siamo passati nella Nazionale maggiore trovammo Bergomi e Baresi del ciclo precedente, entrambi campioni del mondo. Di lì a poco si sarebbero aggiunti Maldini e Baggio. Mi dica lei come abbiamo fatto ad arrivare sempre secondi o terzi senza mai salire sul gradino più alto del podio, com’è capitato invece alla generazion­e dell’82 e a quella successiva del 2006». Diciamo che dovete vincere adesso, da staff tecnico di un’altra generazion­e azzurra di qualità.

È la nostra speranza. Abbiamo ricevuto una seconda chance, vediamo di giocarcela bene. Dal punto di vista puramente tecnico, il rinvio di un anno dell’europeo vi ha

aiutato o penalizzat­o?

Premesso che la verità verrà come sempre dalle partite, in linea di principio penso che ci abbia giovato. Un anno fa la squadra arrivava all’europeo cavalcando una striscia di vittorie che aveva dato molto entusiasmo, però priva di esperienza ad alto livello. Non a caso avevamo programmat­o per la primavera due amichevoli contro Germania e Inghilterr­a. Poi però è venuta la qualificaz­ione alla final four di Nations League, per la quale abbiamo dovuto superare l’olanda, squadra di grande spessore, e la Polonia, che non è male. Un primo risultato concreto. L’italia è giovane, ha aggiunto un anno di partite. L’hanno fatto tutti, ma noi ne avevamo bisogno più degli altri.

Le gare più recenti, quelle di qualificaz­ione mondiale, sono state meno travolgent­i rispetto alle precedenti. Preoccupat­o?

No, perché la crescita passa anche attraverso la gestione delle difficoltà. È stato un anno durissimo per tutti, giocatori compresi. Quando riesci a portare a casa il risultato malgrado il contesto che ti circonda sia così peggiorato, e non sto parlando solo di calcio, vuol dire che il tuo valore assoluto è elevato.

 ?? Total Look: PAUL&SHARK. Il RICHARD MILLE RM 11-04 Roberto Mancini, nella foto in alto al polso del ct, è in titanio grado 5, cassa 49,94 x 44,50 con 55 ore di autonomia: «Richard Mille è prima di tutto un amico. Crea orologi che hanno un estro e una creat ??
Total Look: PAUL&SHARK. Il RICHARD MILLE RM 11-04 Roberto Mancini, nella foto in alto al polso del ct, è in titanio grado 5, cassa 49,94 x 44,50 con 55 ore di autonomia: «Richard Mille è prima di tutto un amico. Crea orologi che hanno un estro e una creat

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy