L’arte del buzz cut
Non richiede uno styling particolare ed è facile da mantenere. La novità è la rasatura sfumata verso le tempie
ÉDAGLI ANNI NOVANTA che gli uomini vanno matti per la testa rasata di Mark Renton (Ewan Mcgregor) in Trainspotting e di Tyler Durden (Brad Pitt) in Fight Club. I capelli a spazzola, anni Novanta, il cui stile è definito da ponderati giochi di millimetri, ciclicamente tornano alla ribalta. Il taglio di punta del 2022 è il buzz cut ma in versione fade, alla Fezco (Angus Cloud) della serie tv Euphoria, sempre corto e non del tutto rasato, ma con una sfumatura verso le tempie che enfatizza i lineamenti del volto grazie all’effetto del chiaroscuro. La sua peculiarità risiede nel punto d’incontro tra l’attaccatura, piena, della nuca e i lati, ben curati e lievemente più puliti rispetto al centro della testa, per conferire al volto tridimensionalità. Piace perché sta bene praticamente a tutti, a eccezione dei visi allungati, ed è l’haircut prediletto da chi ha capelli sottili, in cerca di volume. Questo look è semplice da realizzare ma va mantenuto con spuntatine frequenti, una volta al mese, e il cuoio capelluto, esposto ai filtri UV perché non protetto da ciocche di capelli, necessita di un filtro solare per scongiurare scottature e desquamazioni. Per realizzare un buzz cut, consigliamo sempre di rivolgersi al barbiere, chiedendogli di usare le forbici e non il rasoio, per mantenere i capelli meno ispidi e più brillanti. La manutenzione a casa è un gioco da ragazzi. Nell’ordine: shampoo delicato, scrub e frizioni, SPF e una pasta effetto opaco.