La libertà come migliore amica del talento
DURANTE UN PANEL DAL VIVO a cui ho assistito qualche settimana fa, l’attore Alessandro Borghi, alla domanda sul perché avesse accettato di interpretare Rocco Siffredi in Supersex, la serie dedicata alla vita della star del porno (su Netflix dal 6 marzo), ha confessato che all’inizio era convinto di dire «no, grazie». E lo era per il semplice fatto, ha detto, che «pensavo che l’italia non fosse il Paese giusto per una serie su Rocco e su questi temi. E lo penso ancora». Alessandro, da persona libera qual è ancor prima che da attore di prima grandezza, si riferiva a un certo bigottismo e voglia di giudicare senza conoscere che prevale in parte degli addetti ai lavori e dell’opinione pubblica, ogni qualvolta l’arte, la musica, il cinema, la letteratura decidano di cimentarsi con temi e personaggi che deviano, anche solo di centimetri, dal solco rassicurante in cui si muove volentieri la nostra produzione culturale: vale a dire le banalissime, fuori dal tempo, noiosissime solite cose. Come dargli torto. C’è un però, fortunatamente. È vero, il nostrano deficit di modernità è spesso stucchevole, però è innegabile che le cose in parte stiano cambiando. E Borghi, credendo nel potenziale emotivo della storia di Siffredi, e insieme parlandone liberamente in ogni occasione, sollevando anche dubbi sulla capacità di comprensione dei più, è parte integrante di questo cambiamento. Non è il solo, per fortuna: il cinema, la musica, la creatività italiana, iniziano a essere abitati da artisti, e con loro da fette rilevanti di pubblico, che hanno appunto a cuore tanto il talento, quanto la libertà che lo si lasci esprimere nelle forme più diverse. È un tema cruciale secondo noi, e l’abbiamo affrontato proprio con Alessandro Borghi in un video che abbiamo prodotto come GQ e che trovate online sul nostro canale Youtube, sul sito di GQ Italia e sui nostri profili social. Il video è una conversazione esclusiva, intima, vera, che Alessandro ha tenuto con Saul Nanni, astro nascente del nostro cinema, che in Supersex interpreta Rocco Siffredi da giovane e di cui sentiremo parlare sempre di più. È molto bello vedere due talenti del nostro cinema, uno affermato e uno in rapida ascesa, ma anche due uomini liberi, appunto, mettersi a nudo e confrontarsi davanti a una telecamera senza filtri e senza intermediazioni. Cercatelo e prendetevi qualche minuto per vederlo e per condividerlo con chi vi sta più a cuore.