Dolcemente viaggiare
Abbiamo provato la nuova Range Rover Velar in versione ibrida plug-in durante un weekend nella regione dello Champagne. Ecco come è andata
SRange Rover sia uno dei EBBENE simboli della Gran Bretagna, non c’è niente di meglio di un viaggio nelle terre francesi, tra Parigi e le colline dello Champagne, per mettere alla prova le sue qualità, ovvero la capacità di andare praticamente ovunque, anche quando l’asfalto finisce, senza mai rinunciare al lusso e al comfort. Per questo itinerario abbiamo scelto la nuova Velar che ci ha accompagnato anche nelle cantine di Veuve Clicquot, un brand francese ma simile a quello britannico quanto a ricerca della qualità e attenzione per i dettagli. Il nostro tour inizia dall’hotel Le Royal Monceau che si trova a poche centinaia di metri dalla tour Eiffel ed è anche la sede della nuova Range Rover House: qui una suite è destinata alla scelta di tessuti, colori e materiali. La destinazione finale è il Royal Champagne Hotel & Spa di Champillon, località distante circa duecento chilometri dalla capitale francese. Uscire da Parigi è sempre un’impresa, visto il traffico caotico che fa rimpiangere quello delle grandi città italiane, ma dopo poco iniziamo ad attraversare luoghi suggestivi. Il comfort offerto dalla Velar è totale, sia a livello di insonorizzazione che di assorbimento delle asperità stradali. È il modo migliore per godersi il passaggio tra i vigneti di Pinot Noir e Chardonnay che sono alla base delle celebri bollicine francesi. Del resto la Velar è uno dei quattro modelli che compongono la gamma premium di Land Rover. Si colloca appena sopra la compatta Evoque e sotto le due Range più grandi, ovvero la normale e la Sport. È arrivata sul mercato per la prima volta nel 2017 ed è stata aggiornata alla fine del 2021, ma non avrà un’erede diretta, visto che il Gruppo Jaguar Land Rover ha annunciato che dal 2025 diventerà 100% elettrico. In attesa di questa rivoluzione abbiamo provato la Velar con il powertrain ibrido plug-in che con le sue prestazioni nasconde benissimo la stazza del Suv britannico. Il motore termico – 2 litri 4 cilindri turbobenzina da 300 CV – lavora insieme a quello elettrico da 143 CV, per una potenza totale di ben 404 CV che fa scattare la Velar P400e da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi e poi la spinge fino a 209 km/h. Si può viaggiare anche in modalità elettrica e in questo caso si possono raggiungere i 140 km/h, mentre l’autonomia omologata WLTP è di 64 km grazie alla batteria agli ioni di litio da 19,2 kwh. Inoltre, la Velar può essere ricaricata rapidamente in corrente continua, visto che accetta fino a 50 kw di potenza di ricarica; in questo modo per passare dallo 0 all’80% bastano solo 30 minuti. Naturalmente ci sono anche altre motorizzazioni, sia benzina che Diesel, dotate di tecnologia mild hybrid. Quanto al comportamento dinamico, con un peso prossimo alle due tonnellate e mezzo, 2 metri di larghezza e 4,8 di lunghezza, questa Range Rover ha molto spazio a bordo ma ovviamente non è il massimo per sgusciare nel traffico. Tuttavia questo è un frangente in cui si apprezzano le forme regolari della carrozzeria, così come la posizione di guida rialzata e la leggerezza dello sterzo. Anche le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico – di serie su tutta la gamma – danno una grossa mano, visto che permettono di assorbire bene le sconnessioni senza lasciare che il corpo vettura ceda troppo al rollio e al beccheggio.
Insomma, nonostante la sua mole e la massa in gioco, la Velar si guida sempre bene e nei viaggi diventa una perfetta passista. Si possono percorrere centinaia di chilometri in autostrada senza mai stancarsi. Durante i lunghi trasferimenti si apprezzano anche le funzionalità del sistema di infotainment Pivi Pro, che è progettato per la massima
semplicità d’uso, con un’interfaccia che riduce il numero di interazioni. Ha una grafica gradevole e intuitiva, è molto reattivo e supporta gli aggiornamenti over-the-air. Inoltre ha una connessione integrata che consente l’accesso alle mappe, alle app e ai moduli software del veicolo, oltre agli aggiornamenti programmati negli orari preferiti. La connessione Bluetooth di due dispositivi contemporaneamente, l’integrazione di Spotify e l’ottima qualità dell’impianto audio sono la ciliegina sulla torta. Molto interessanti anche il sistema attivo di cancellazione del rumore – monitora costantemente le vibrazioni trasmesse dalla strada e genera un’onda sonora in controfase per eliminare il rumore che entra nell’abitacolo – e quello per il filtraggio dell’aria, che riduce i livelli delle sostanze nocive, dei particolati, dei pollini e degli odori.