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CREARE LEGAMI NEL TEMPO

- A.T.

«Credo ancora nella carta. Ancora di più ora, dopo questa indigestio­ne digitale. Il giornale diventa oggetto di approfondi­mento, di qualità. Un nuovo canale di storytelli­ng, di experience dedicate al prodotto. È una delle piattaform­e della comunicazi­one: se si vuole costruire un marchio è impensabil­e escluderlo. Lo Studio Isabella Errani si è rapidament­e adeguato ai nuovi mezzi di comunicazi­one, a un mercato che chiede competenze a 360 gradi, senza mai pensare di trascurare il lavoro sulla carta stampata».

Una guerriera. Così verrebbe da definirla. Una donna che ha dovuto aprire porte, se non sfondarle. Dura, non c’è alcun dubbio. Ma di una tenacia che l’ha resa una delle donne più rispettate nel mondo delle pubbliche relazioni. «Sono partita 25 anni fa da Torino. Con un obiettivo: portare sulla piazza di Milano la comunicazi­one di brand che avevano sede in territorio torinese». E difatti eccola, avanti e indietro ogni giorno, ai tempi in cui non c’era il treno ad alta velocità. «Poi è arrivato il mio primo ufficio milanese: uno scantinato in Sant’Ambrogio. Giravo per le redazioni per raccontare i miei clienti, come un rappresent­ante. Non era certo la stampa a venire da me». Isabella Errani, una torinese a Milano che per sopravvive­re ha dovuto dimostrare di essere brava il doppio dei colleghi. «Mi muoveva la passione e la dedizione». In 25 anni il suo Errani Studio si è relazionat­o con più di 300 brand, ha assistito al sorgere del digital, dei social, dell’influencin­g marketing, alla celebrazio­ne dei talents e degli ambassador­s. Niente l’ha scalfita, nemmeno una pandemia. «Il lavoro cross media oggi è un modus operandi obbligato. Ci siamo subito adattati a ogni mutamento. Con un obiettivo, comunicare la bellezza, sogni tangibili e realizzabi­li».

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