L’ARTE DELLA COMPLICAZIONE
Vacheron Constantin crea un Calendario perpetuo ultrapiatto nella linea Overseas.
Un calendario perpetuo ultrapiatto? Sembra una contraddizione in termini, perché si tratta di due complicazioni con esigenze opposte. L’ultrapiatto è per definizione un orologio sottilissimo. Il calendario perpetuo al contrario ha bisogno di spazio, per far posto alla “memoria meccanica” che gli permette di riconoscere la durata esatta di ciascuno dei 12 mesi (con un’unica eccezione, prevista dal calendario gregoriano: alla fine di febbraio dell’anno 2100 – quando l’avanzare di un giorno andrà corretto manualmente). Eppure i tecnici di Vacheron Constantin ce l’hanno fatta: con uno sforzo di progettazione (e
Il complicato meccanismo concentra 276 componenti in 4 mm di spazio. E dovrà essere corretto solo a febbraio 2100.
di miniaturizzazione) sono riusciti a concentrare i necessari ruotismi e ingranaggi nella cassa in oro rosa dell’Overseas Calendario Perpetuo Ultra-piatto, che misura 41,5 mm di diametro e appena 8,1 mm di spessore. Merito del calibro 1120 QP/1, che riporta le indicazioni a lancetta del giorno della settimana (a ore 9), della data (a ore 3), del mese e dell’anno (coassiali, a ore 12), oltre alle fasi lunari (nella finestrella a ore 6). Nonostante il complesso sistema di leve e camme, programmate su un arco di quattro anni, e la presenza della massa oscillante, che presiede alla carica automatica, il movimento è sottile solo 4,05 mm. Come dire, una complicazione al quadrato…