QUANDO SUV SIGNIFICA ELEGANZA
Rivista e migliorata in ogni dettaglio, anche dove non si immagina, la francese si conferma uno degli Sport Utility più raffinati. E tecnologici.
La vettura è di grande impatto visivo. Anche se non è del tutto nuova. Infatti, le linee della carrozzeria sono uno sviluppo meditato della precedente DS7 Crossback. Se l’occhio si fa attento, scorge un’infinità di aspetti su cui la casa francese è intervenuta. Il più evidente è la soluzione studiata per le luci diurne. Trentatré LED per lato sottolineano il profilo del paraurti anteriore, perché è come se galleggiassero sopra a esso. In pratica, una superficie in policarbonato trasparente viene colorata nella stessa tinta della carrozzeria nel lato interno per poi essere lavorata a laser al fine di rimuovere la vernice e creare una sorta di effetto velo. A proposito di luci, i gruppi ottici principali si confermano a tre elementi ma non sono più dotati del meccanismo di rotazione. La tecnologia è infatti passata ai proiettori a matrice di LED: i DS Pixel Led Vision 3.0 vantano un fascio luminoso più regolare e potente, come “certifica” la portata degli abbaglianti (composti da 84 LED ciascuno) aumentata fino a 380 metri. E dietro? Il portellone è stato ridisegnato e ora presenta una nervatura alla base del lunotto, mentre tra i gruppi ottici – adesso con struttura interna brunita – la scritta DS7 Crossback lascia spazio a “DS Automobiles”. Infine, a dare nuova personalità all’auto c’è anche il nuovo aspetto dei cerchi in lega, che vanno da 18 a 21 pollici di diametro; questi ultimi costituiscono la novità introdotta con la nuova versione E-Tense 4x4 360. Le dimensioni? 4,59 metri di lunghezza, 1,90 metri di larghezza e 1,62 di altezza.
Il design degli esterni è uno degli aspetti su cui in DS puntano di più. Probabilmente, però, è nell’abitacolo che cercano di scavare il solco più grande con la concorrenza. Come? Prima di tutto con il rivestimento morbidissimo dei sedili top di gamma. E poi con il tema del rombo (completo o “accennato”) che viene riproposto un po’ dappertutto. Tornando ai materiali, se si opta per il classico della versione Opera si può scegliere tra due colori di pelle nappa, rifinite con dei profili in rilievo realizzati tramite goffratura. Se invece si predilige la sportività della Performance Line, ecco l’Alcantara: la vera chicca è però l’allestimento Bastille, caratterizzato da un trattamento che riproduce la pelle dei pesci.
Tecnologia: arriva un nuovo schermo touch da 12”, insieme al sistema di infotainment aggiornato, con tanto di widget personalizzabili sempre a portata di mano e Apple CarPlay e Android Auto senza cavo. Da 12” è anche il display dietro al volante, personalizzabile, all’interno del quale è stato inserito il nuovo dispositivo di analisi per l’attenzione del guidatore, che funziona attraverso una telecamera. Sulla DS7 arrivano inoltre il Night Vision e il Drive Assist. Il primo, grazie a una telecamera a infrarossi, individua, al buio, pedoni, ciclisti o animali e li mostra nel cruscotto digitale. Il secondo combina il cruise control adattivo con lo start&go e il mantenitore attivo di corsia.
I motori? Un ottimo turbodiesel da 130 CV e tre ibridi plug-in (tutti con cambio automatico e dotati della nuova batteria da 14,2 kWh di capacità, per un’autonomia elettrica massima di 81 km, in città): uno a trazione anteriore da 225 CV e due 4X4, da 300 e da 360 CV.
Sempre più sicura. Debutta il sistema Night Vision: uno schermo a infrarossi per vedere di notte, al lato della strada, pedoni, ciclisti e animali.