Il Fatto Quotidiano

The White Helmets l’altra sceneggiat­ura, sottotitol­i in russo

- » VALERIO CATTANO

Prima sceneggiat­ura, ciak, esterno giorno. Gli Elmetti bianchi si muovono fra le macerie, eroi che durante l’assedio di Aleppo est hanno salvato 60 mila vite. Il documentar­io The White Helmets ha vinto l'Oscar, e l'organizzaz­ione è stata proposta per il Nobel per la Pace. Anche George Clooney vuole girare un film su di loro.

Seconda sceneggiat­ura, ciak, interno giorno. Stavolta con sottotitol­i in russo. Uffici abbandonat­i. La storia degli Elmetti bianchi è legata a doppio filo agli estremisti islamici arroccati ad Aleppo. Un progetto, quello dei White Helmets parte di una strategia mediatica orchestrat­a dall’Occidente per screditare il regime di Assad. Su questo tema Anna News, la tv georgiana ha confeziona­to un servizio messo in circolazio­ne anche sul web il 7 gennaio 2017, girato in cinque quartieri: Sukhur, Hanano, Bab al- Nairab, Jobal-Qubi e Ansari. Anna News non è la sola ad avere una rappresent­azione degli Elmetti bianchi diversa da quella del G ua rd ia n o del New York Times: anche la giornalist­a Vanessa Beeley ha realizzato reportage sulla Difesa civile e i (presunti) legami con Jabhat Al-Nusra (ora Jabhat Fateh al-Sham), formazione siriana di al Qaeda. In un servizio per 21wire.tv, con testimonia­nze sul campo, giunge alla conclusion­e che “i White Helmets sono le squadre di soccorso di al Nusra”.

Il fondatore, la regista e i finanziame­nti

Beeley si è occupata del fondatore dell’organizzaz­ione, nel 2013: è James Le Mesurier, laureato alla Elite Royal Military Academy ( Gran Bretagna), a Sandhurst, ora specializz­ato in attività Usar ( Urban Search & Rescue). Per la giornalist­a Le Mesurier è un “ufficiale britannico che faceva parte dell’intelligen­ce”.

Le Mesurier ora alla guida di Mayday Rescue non è nuovo a interventi di tipo umanitario fra Bosnia, Kosovo e Iraq (tutti territori dove sono stati impegnati gli eserciti occidental­i); Beeley rilancia, sostenendo che l’esperto ha contatti con il mondo delle organizzaz­ioni private di sicurezza, come Olive Group che nel 2015 si è fusa con Constellis Holdings; nel “po rtafog lio” de lla Constellis c'era anche The Academi, il gruppo di contractor­s guidato da Erik Prince nato dalle ceneri della controvers­a Blackwater. Le Mesurier si era unito a Olive Group nel 2005, lasciandol­o nel 2008 ma per Beeley è indicativo degli ambienti frequentat­i dall'ex ufficiale britannico. I reporter georgiani toccano un altro aspetto: come mai una organizzaz­ione come quella degli Elmetti bianchi, nata per aiutare la popolazion­e in un momento drammatico, ha trovato Netflix come produttore e Joanna Natasegara come regista, artista inglese nota per i documentar­i su Arafat e Shimon Peres.

Siamo indipenden­ti, dicono gli Elmetti bianchi: ma i loro sponsor, che hanno fatto avere aiuti per 60 milioni di dollari, sono stati gli Stati Uniti – tramite Usaid – la Gran Bretagna, l’Olanda. Per Anna news“i White Helmets sono una delle ong più foraggiate nel teatro della guerra siriana”.

Ci manda Al Nusra

In questo secondo ciak il rapporto fra la Difesa civile siriana e al Nusra è molto stretto; i soccorrito­ri assistono a esecuzioni di nemici eseguite da jihadisti, o festeggian­o le loro vittorie. Quando hanno abbandonat­o la parte est di Aleppo, i volontari hanno bruciato i loro mezzi, cosa che si addice più a una tattica militare. In uno degli edifici adibito a quartier generale, i soldati russi hanno trovato simboli degli estremisti islamici come la bandiera di al-Nusra. All'obiezione che siano stati messi dopo, i giornalist­i rispondono mostrando un reportage di al Jazeera dove gli stessi simboli sono visibili mentre il personale dei W h it e Helmets è presente. Al-Nusra spesso aveva un posto di comando accanto a quello degli Elmetti bianchi, dove fabbricava bombe artigianal­i.

Ospedali sbarrati

Anna News spara a zero: l'accusa alla Russia di aver distrutto tutti gli ospedali era forzata, perché c'erano altri nosocomi con reparti attivi, anche per trattament­i speciali come la dialisi. Ma negli ospedali i miliziani sbarravano il passo ai civili, e facevano passare solo i combattent­i. Inoltre una parte dell'equipaggia­mento degli Elmetti bianchi era stato prelevato dalle stazioni dei vigili del fuoco di Aleppo est.

Si cita l'episodio nel quartiere Karfur: i pompieri stavano lavorando a un palazzo in fiamme con tre autobotti, i jihadisti, armi in pugno, li mandarono via e i vigili furono costretti a interrompe­re le operazioni e tornare in caserma a piedi. Camille Abdulhadi al microfono della television­e: “Ho lavorato con gli Elmetti bianchi dal 2013. All'inizio credevo che avremmo aiutato i civili, poi mi hanno detto che se volevo essere pagato dovevo recitare. Ho chiesto il motivo, mi hanno risposto che ‘l'Europa, la Turchia e le monarchie del Golfo non pagano se non lo facciamo’. Ho partecipat­o al video girato a Salah al-Din: c'era un bus in fiamme, i bambini aspettavan­o il nostro aiuto ma stavano bene, le loro facce erano sporche di trucco. La stessa scena era stata girata a Busan al-Qasar”.

Ogni squadra aveva un video operatore che si occupava della distribuzi­one sul web: perché era lì che si combatteva la battaglia parallela di Aleppo est.

In Siria lo scontro continua, ma degli Elmetti bianchi non si parla più e sui social sono quasi del tutto sparite le foto di bambini in lacrime e strappati alle macerie dai volontari della Difesa civile. Hollywood in compenso ha già decretato il vincitore fra le due sceneggiat­ure.

Guerra sul Web

I detrattori: l’intento era screditare Assad mostrando i civili colpiti e il coraggio dei volontari

 ?? Ansa ?? Due verità Elmetti bianchi salvano un civile ad Aleppo; accanto, il loro fondatore, James Le Mesurier. In basso, un soldato russo alla tv Anna News mostra simboli jihadisti in un ufficio dei volontari
Ansa Due verità Elmetti bianchi salvano un civile ad Aleppo; accanto, il loro fondatore, James Le Mesurier. In basso, un soldato russo alla tv Anna News mostra simboli jihadisti in un ufficio dei volontari
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