Il Fatto Quotidiano

IPROTAG ONISTI

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perturbazi­one è provocata dalla Bce medesima. Sei mesi fa ha prescritto alla banca senese 5 miliardi di nuovo capitale senza dire perché. A Natale, dopo che la Jp Morgan, nominata da Matteo Renzi salvatrice della patria, ha “non trovato” i 5 miliardi sul mitico mercato, la Bce ha ordinato la penitenza: “Adesso di miliardi ne dovete trovare 8,8”.

Padoan ha accusato sottovoce la Bce di comunicazi­one poco trasparent­e perché non ha mai detto come è arrivata alla cifra di 8,8 miliardi, e ha irriso il fumoso calcolo in Parlamento: “Nel definire lo scenario estremo ci si può divertire a farne di tutti i colori”. Però ha obbedito. Il 23 dicembre il governo ha stanziato 20 mi- liardi per salvare le banche.

Qui scatta il Comma 22. La banca può ottenere dallo Stato la ricapitali­zzazione precauzion­ale solo “se rispetta i requisiti patrimonia­li minimi” . Quindi a Mps serve l’intervento dello Stato per obbedire all’ordine della Bce di aumentare il suo capitale. Ma, per ottenere dalla Bce il permesso di obbedire alla Bce, deve dimostrare alla Bce di non avere bisogno dell’aumento di capitale che la Bce ordina. Non è uno scioglilin­gua, è il meccanismo infernale con cui rischiano di far fallire tre banche.

Poi entra in campo la mitica Dg Competitio­n, la direzione generale per la concorrenz­a guidata dal commissari­o europeo danese Margrethe Vestager. Bruxelles vigila sugli aiuti di Stato. La ricapitali­zzazione precauzion­ale, dicono, deve solo rafforzare il patrimonio e non coprire perdite correnti della banca. Quindi, dicono gli occhiuti burocrati della Vestager, Padoan non faccia il furbo e immetta meno capitale in Mps. Intanto la Bce gli ingiunge di metterne sempre di più. Lui tace, fa riunioni senza muoversi da Roma, manda a trattare a Bruxelles l’autorevole Alessandro Rivera (dirigente dell’Ufficio II della Direzione IV del Dipartimen­to del Tesoro), e fa sapere ogni giorno “stiamo lavorando”. Intanto passano i mesi. I titoli Mps sono sospesi in Borsa dal 22 dicembre e la ricapitali­zzazione avverrà nella migliore delle ipotesi a luglio, nel caso peggiore mai.

PIÙ DRAMMATICO­il caso delle due banche venete che versano in condizioni persino peggiori di quelle di Mps. Per anni

Da coprireI soldi che servono alle venete, 8,8 all’istituto senese

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