Il Fatto Quotidiano

Calano le sofferenze “nette” dopo la pulizia fatta sui bilanci

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▶A GENNAIO

scorso si è registrato un deciso calo per le sofferenze nette delle banche italiane, scese a 77,833 miliardi, il minimo da giugno 2014. Le sofferenze sono i crediti non più esigibili, il cui valore netto è quello non coperto a bilancio dal rischio di perdita. Secondo i dati di Banca d'Italia, nel primo mese del 2017 le sofferenze al netto delle rettifiche hanno segnato una decisa riduzione rispetto agli 86,814 miliardi di dicembre 2016. La diminuzion­e, però, è dovuta per circa 3 miliardi al calo delle sofferenze lorde, sostenuto da operazioni di cessione da parte delle banche, e per la parte restante dalle rettifiche nei bilanci degli istituti di credito, spiega uno dei funzionari di Banca d'Italia che ha contribuit­o alla stesura del documento. Tradotto: sono operazioni che hanno aperto delle perdite nei bilancio degli i- stituti di credito. Ritornano sotto quota 200 miliardi le sofferenze lorde, che si sono portate a 197,902 miliardi rispetto ai 200 di dicembre. Su base annua, però, segnano una crescita del 4% dopo il rialzo di 5,6% di dicembre. Correggend­o il dato per tener conto delle cartolariz­zazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci, la crescita annua è del 12,2%, rispetto al 12,0% di dicembre.

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