Pd, la pura demagogia dei gazebo di Martina
Ho recentemente appreso delle allucinanti dichiarazioni del ministro Martina, candidato a vice di Renzi nelle “p ri ma r ie ” del Pd. Hanno attuato una chiamata a raccolta senza regole e controlli istituzionali: gazebo bianchi sono stati predisposti per la raccolta dei 2 euro e la firma di fogli, senza alcun valore legale, che attestano però lo statuto di elettore del Pd. Si deciderà così il futuro segretario (possibile capo del Governo). Un’operazione di pura demagogia, viziata da brogli e truppe cammellate, è stata definita da Martina una “grande espressione di democrazia”.
Ma hanno idea, Martina & Co, di cosa sia la democrazia? Neppure la vecchia Democrazia Cristiana, con i suoi “signori delle tessere” e i “manuali Cencelli”, avrebbe mai pensato di eleggere i propri dirigenti in questo modo “populista”, né tantomeno avrebbe mai definito un grandioso esempio di democrazia. Possibile che questa mistificazione della democrazia odierna sia l’eredità di personalità come quella di Moro e Berlinguer?
Invece di stare sempre a rottama- re, pensino, nel Pd, al modo migliore per studiare e soprattutto apprendere il pensiero e le opere degli uomini migliori del centro e della sinistra italiana. CARLO DE LISIO