Ahi Fillon: la grana degli abiti firmati da 48mila euro pagati da “amici”. E la vignetta antisemita su Macron
Altra polemica sul candidato di centrodestra all’Eliseo. Lui: “E allora?”
Senza pace Francois Fillon. Ieri ha provato a stare sulla scena tuffandosi nella bufera Turchia-Olanda attaccando il presidente Hollande per il comizio che il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, ha tenuto a Metz - “così si viola in modo flagrante la solidarietà europea”.
Ma è un diversivo. Dopo il “Penelope-gate” - l’indagine sul presunto impiego fittizio della moglie come assistente parlamentare - il candidato all’Eliseo per il centrodestra inciampa su una serie di costosi abiti su misura offertigli da un “amico gene- r os o”. Secondo il
Journal du Dimanche che ha scovato la notizia, Fillon avrebbe ricevuto in dono abiti per un valore di 48.500 euro confezionati da Arnys, celebre sartoria della rive gauche parigina. Di questa somma ben 35mila euro sarebbero stati pagati in contanti. Il 9 e 10 febbraio, dopo che era già cominciato lo scandalo del presunto impiego fittizio della moglie, Fillon ha fatto ritirare due completi da Arnys, questa volta pagati con assegni per un importo totale di 13 mila franchi. “L'amico generoso”, firmatario degli assegni, ha confermato tutto, ha scritto il Journal.
“E allora?”, la risposta al veleno di Fillon ieri sera. “Noto - ha proiseguito il candidato - che la mia vita privata è oggetto di inchieste di ogni ti- po e questo trattamento è riservato solo a me”. La maison Arnys invece non ha voluto commentare.
Per non farsi mancare nulla, ieri Fillon si è anche dovuto scusare per avere twittato una caricatura del candidato centrista all’Eliseo Emmanuel Macron, che Fillon stesso ha ammesso essere antisemita. Si trattava di una vignetta in cui il leader di “En Marche!” aveva un naso a uncino, indossava un cappello a cilindro e portava una falce rossa con cui tagliava un sigaro.