Il Fatto Quotidiano

Temer cacciato dai fantasmi e Dilma rispolvera Lula

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Lui ha contribuit­o alla cacciata di Dilma, adesso sono i fantasmi a far sloggiare il presidente del Brasile Michel Temer (in foto), che lascia Palacio da Alvorada – residenza u f fi c i al e dei capi di Stato brasiliani – per rifugiarsi a Palacio do Jaburu, con questa motivazion­e spiegata in un’intervista a Veja:“Il palazzo presidenzi­ale ha un sacco di camere, tutte molto grandi. Ma ho sentito che c’era qualcosa di strano. Non riuscivo a dormire fin dalla prima notte. L’energia non era buona. Marcela (la moglie di Temer, nd r) percepiva la stessa cosa. Solo Michelzinh­o (suo figlio di 7 anni, ndr), che correva da una parte all’altra, si divertiva. E poi abbiamo pensato: ci sono i fantasmi?”.

INTANTO, proprio Dilma Rousseff ha fissato il prossimo obiettivo del Pt, il Partito dei lavoratori: garantire a Lula Da Silva la possibilit­à di essere candidato all’elezione presidenzi­ale in Brasile nel 2018: “È molto importante e la campagna comincia adesso”. Destituita ad agosto, Dilma ha precisato che non intende essere candidata, ma che si batterà affinché Lula, suo mentore e predecesso­re alla guida del Paese, possa partecipar­e alla campagna e vincere. Lula sarebbe, infatti, in vantaggio nei sondaggi, ha spiegato la Rousseff in una conferenza stampa a margine del Festival e Forum sui diritti umani in corso a Ginevra.

Rispondend­o a una domanda della stampa sul caso della società edile Odebrecht, Dilma ha affermato di non aver mai “chiesto mazzette. Non ne ho mai ricevute. Fatemi vedere le prove”. Accolta come una vera star dal pubblico del Festival, che l’ha generosame­nte applaudita, l’ex presidente brasiliana ha rivendicat­o: “Con me e Lula 36 milioni di persone in Brasile sono uscite dalla povertà estrema”.

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