La Peugeot 3008 è l’auto dell’anno: batte di misura l’Alfa Romeo Giulia
IL TITOLO
AeILSUV
della casa francese è la COTY ( car of the year) del 2017. Pronostici rispettati, dunque: era una delle due grandi favorite, insieme alla Giulia. L’auto dell’Alfa Romeo non è andata lontana dal titolo: la Peugeot 3008 alla fine ha prevalso di 23 punti, uno scarto determinato soprattutto dai voti dei giurati portoghesi e spagnoli, che hanno penalizzato la casa italiana. L’assegnazione rappresenta una grande novità: prima di quest’anno nessun suv/crossover era stato in grado di aggiudicarsi il più prestigioso premio automobilistico europeo eVOLKSWAGEN
ha sfruttato la vetrina del Salone di Ginevra per presentare un suo gioiellino: Sedric è unaself driving car, un auto che si guida da sola. Può ospitare quattro persone, è alimentato a batteria, non ha comandi, né una pedaliera o uno sterzo. La casa tedesca lo definisce un “sistema integrato di mobilità”, totalmente autonomo Flavio Manzoni, responsabile del Centro Stile Ferrari, la 812 Superfast piace in tinta grigio opaca, che “esalta il gioco di superfici concave e convesse” del corpo vettura: in questa livrea l’ultimo bolide di Maranello gli ricorda una scultura metallica, come quelle che si facevano una volta, quando le lamiere si battevano a mano. La nuova Rossa è spinta da un V12 di 6.5 litri da 800 CV di potenza e tocca i 340 orari: ha le ruote posteriori sterzanti e un’aerodinamica da F1. L’impostazione è da fastback: “una 2 volumi dalla coda sostenuta che richiama la 365 G
TB4 del 1969”, sostiene Manzoni. Per averla servono 292mila euro e per il 2017 è già sold- out. Non potendo averla, dunque, ne parliamo con lui che l’ha disegnata... La 812 Superfast raccoglie l’eredità della F12 berlinetta ma è esteticamente molto diversa: quale è stata la “m i ssion” del Centro Stile?
La 812 è un modello “M”, ovvero la versione modificata dell’auto che va a sostituire. Ma non si tratta di una semplice metamorfosi quanto piuttosto di una vettura nuova all’80%, sia nella meccanica che nello stile. Siamo intervenuti sul disegno di tutti i pannelli della carrozzeria, dove si è reso necessario uno studio raffinatissimo delle forme in funzione dell’aerodinamica per poter raggiungere gli obiettivi prestabiliti.
Ovvero?
Tutte le Ferrari nascono da limiti che sembravano insormontabili e poi invece vengono superati. In particolare sulla 812 Superfast è stato generato un set di soluzioni che rendono l’auto super- efficiente da un punto di vista aerodinamico, ancor più della F12. Un target che ha coinvolto i nostri colleghi del reparto ingegneria, influenzando le forme del corpo vettura al fine di generare il down- force prefissato. Ogni progetto ha le sue specificità ed è fondamentale comprendere quale sia la “natura ingegneristica” della vettura: il Centro Stile non può disegnarla senza averne compreso appieno le caratteristiche tecniche. Non facciamo un vestito ad una meccanica definita a priori, ma siamo parte di una proget- tazione integrata, olistica, in cui la forma diventa organica del prodotto stesso.
Sta parlando di “design funzionale”?
Certamente. Uno degli esempi è la zona posteriore della 812 Superfast, che si è allungata rispetto alla F12 per aumentare il carico aerodinamico, con uno spoiler integrato che genera un profilo laterale da fastback in continuità col padiglione dell’abitacolo. C’è stato poi un lavoro importantissimo sul proporzionamento dei volumi con la cabina passeggeri che sembra poggiare sulle ruote posteriori. Queste ultime sono quasi avvolte dalla carrozzeria, come se le lamiere fossero dei drappi che nascono dalla fiancata e ne incrementano la muscolosità ed il senso della larghezza. Il resto è una sequenza di pieni e vuoti legati alle funzioni di penetrazione dell’aria, come le feritoie presenti subi- to dietro le ruote che fungono da estrattori della pressione degli archi ruota.
Rispetto alla F12, i cambiamenti più importanti sono al posteriore.
La precedente F12 berlinetta aveva un posteriore molto iconico, con un motivo a “T” che integrava alcune funzioni del diffusore di coda e nel complesso appariva piuttosto elegante. Sulla 812 Superfast abbiamo voluto conferire all’auto una connotazione stilistica diversa, che ne sottolineasse le prestazioni. Abbiamo concepito una coda quasi tronca, con l’ala integrata che genera un effetto “visiera” che mette in risalto la doppia fanaleria, uno stilema tipicamente Ferrari interpretato in chiave hi- tech. Inoltre la combinazione fra gruppi ottici e scarichi rende l’auto visivamente più larga, piazzata e crea una gradevole simmetria.