Bombe cattoliche in una discoteca, la provocazione di un giallo belga
L’ultimo romanzo di Pieter Aspe: una setta di fondamentalisti cristiani che fa attentati contro i “pagani”
Terroristi religiosi a Bruges. Nel martoriato Belgio. Ragazzi in discoteca, come al Bataclan di Parigi. “Accelerò involontariamente il passo, sognando le nuvole e un posto alla destra del Signore. Niente e nessuno poteva più impedirgli di compiere la sua missione divina. L’ora della vendetta era finalmente arrivata. Almeno trecento giovani pagani si trovavano lì nella sala. Musica a tutto volume, alcol e droghe aizzavano i loro corpi sudati. I ragazzi facevano gesti osceni, le ragazze si lasciavano palpare spudoratamente”.
La bomba esplode. Più di cento morti. Un kamikaze. Un fanatico cristiano. “Bastardo cattolico”, avrebbe titolato qualcuno. Nelle sue precedenti vite, Pieter Aspe è stato persino custode di una basilica. Oggi scrive gialli di successo, sia di critica, sia di pubblico. È belga, di Bruges. Come il suo personaggio, il commissario Van In.
L’ULTIMO libro di Aspe è intitolato L’orecchio di Malco (Fazi, 287 pagine, 14,50e ). Provocatore a tratti geniale, lo scrittore ritorce contro la nostra società capitalista e nichilista, la paura dell’altro, simboleggiata dai terroristi islamici. Stavolta i kamikaze sono cattolici, appunto. Giovani delusi dalla vista, che vengono indottrinati da un maestro spirituale. La loro è una rigida comunità monastica ispirata dai principi dell’Opus Dei.
L’indottrinamento prevede la visione di film cruenti: “Il film che avrebbero visto un istante dopo era una compilation di omicidi e violenza, di decadenze sessuali e indicibili cru- deltà commesse in camere oscure di tortura. Faceva parte del materiale didattico con cui aveva istruito i giovani, i suoi giovani, le truppe d’assalto del Signore”. Compare pure una potente setta satanista e il finale riserva una clamorosa sorpresa.
In ogni caso tutto è odio e ansia di purificazione. Al contrario dell’episodio evangelico richiamato dal titolo, quando Gesù arrestato ordina a Pietro di rinfoderare la spada con cui il discepolo aveva tagliato l’orecchio a Malco, servitore di Caifa, il sommo sacerdote. La fede è amore, non fanatismo.