L’hanno rimasta sola (la Nuvola di Fuksas)
Undici eventi compresi la cerimonia inaugurale e il comizio di Renzi per il Sì al referendum
Le coreografie scintillanti della cerimonia d’inaugurazione della Nuvola, con i ballerini sospesi in aria, sembrano lontane. Eppure sono passati meno di cinque mesi dal 29 ottobre dello scorso anno, quando ha aperto l’avveniristico centro congressi disegnato a Roma da Massimiliano Fuksas. Ai lustrini della serata di gala, finora, non è seguito molto altro: undici eventi, contando anche la cerimonia inaugurale. Numeri alla mano: meno di un appuntamento a settimana.
SI VA DA UN COMIZIO dell’ex premier Matteo Renzi per la campagna elettorale in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre, al “Natale di solidarietà” dei Vigili del Fuoco, fino al brindisi augurale del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni con le forze di intelligence. Poi sei iniziative commerciali di un giorno, tra case farmaceutiche e automobilistiche, e un weekend dedicato agli open days con 6 mila visitatori. Pochino visto l’investimento fatto.
Se la matita di Fuksas ha disegnato il progetto diciotto anni fa, i cantieri sono partiti solo a febbraio 2008 e per completare l’opera ci sono voluti 8 anni e 239 milioni di euro, tra ritardi nei lavori e fondi a rilento. Tanto che il mese scorso il procuratore della Corte dei Conti del Lazio, Donata Cabras, ha bacchettato la “lievitazione dei costi di progettazione, direzione artistica ed esecuzione dei lavori” parlando di “danni alle pubbliche finanze pari a oltre 5 milioni di euro” derivanti da “indebiti pagamenti nei confronti del pro- gettista e alle società riferibili allo stesso professionista”.
Non era difficile pronosticare un avvio in salita per il nuovo centro congressi di proprietà di Eur Spa, società partecipata al 90% dal ministero delle Finanze e al 10% dal Campidoglio. Basti pensare alla recente gestione dell’ente, negli anni della giunta di Gianni Alemanno è stato guidato da Riccardo Mancini, archiviato per Mafia Capitale ma condannato in primo grado per tentata estorsione.
Non solo. La struttura può ospitare fino a 8 mila persone nelle sue quattro sale ma prima deve vincere la concorrenza pubblica cittadina: il Palazzo dei Congressi ad appena un chilometro (sempre di proprietà di Eur Spa) e l’Auditorium Parco della Musica (gestito da Comune, Regione e Camera di Commercio). Spazi più piccoli e più adatti al target della convegnistica cittadina.
Una parte dell’opera, poi, è ancora chiusa: l’hotel adiacente, chiamato la Lama visto il suo design rettangolare e lucido. Il 4 agosto scorso Eur Spa ha bandito una manifestazione di interesse per l’acquisto dell’albergo con 439 camere, centro benessere, ristorante e sale meeting, da inviare entro il 15 settembre 2016. Il termine per ricevere le offerte vincolanti di acquisto è stato “prorogato” al 30 aprile 2017 recita il sito dell’ente. Chi vince compra una struttura ancora da arredare, che difficilmente aprirà i battenti entro il primo anno di attività della Nuvola.
L’AD DI EUR SPA, Enrico Pazzali, però è ottimista. “Abbiamo superato ogni aspettativa – spiega al Fatto– per il primo anno erano molto basse”. E ancora: “I risultati si raggiungono tra 5 anni, perché i congressi internazionali si decidono con 3-5 anni di anticipo”. Viene da chiedersi come mai non si fosse avviata la programmazione. Pazzali ammette: “Sono qui dal dicembre 2015, avevamo perso ogni credibilità con tre annunci di apertura mai rispettati”.