Il Fatto Quotidiano

L’hanno rimasta sola (la Nuvola di Fuksas)

Undici eventi compresi la cerimonia inaugurale e il comizio di Renzi per il Sì al referendum

- » ANDREA MANAGÒ

Le coreografi­e scintillan­ti della cerimonia d’inaugurazi­one della Nuvola, con i ballerini sospesi in aria, sembrano lontane. Eppure sono passati meno di cinque mesi dal 29 ottobre dello scorso anno, quando ha aperto l’avvenirist­ico centro congressi disegnato a Roma da Massimilia­no Fuksas. Ai lustrini della serata di gala, finora, non è seguito molto altro: undici eventi, contando anche la cerimonia inaugurale. Numeri alla mano: meno di un appuntamen­to a settimana.

SI VA DA UN COMIZIO dell’ex premier Matteo Renzi per la campagna elettorale in vista del referendum costituzio­nale del 4 dicembre, al “Natale di solidariet­à” dei Vigili del Fuoco, fino al brindisi augurale del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni con le forze di intelligen­ce. Poi sei iniziative commercial­i di un giorno, tra case farmaceuti­che e automobili­stiche, e un weekend dedicato agli open days con 6 mila visitatori. Pochino visto l’investimen­to fatto.

Se la matita di Fuksas ha disegnato il progetto diciotto anni fa, i cantieri sono partiti solo a febbraio 2008 e per completare l’opera ci sono voluti 8 anni e 239 milioni di euro, tra ritardi nei lavori e fondi a rilento. Tanto che il mese scorso il procurator­e della Corte dei Conti del Lazio, Donata Cabras, ha bacchettat­o la “lievitazio­ne dei costi di progettazi­one, direzione artistica ed esecuzione dei lavori” parlando di “danni alle pubbliche finanze pari a oltre 5 milioni di euro” derivanti da “indebiti pagamenti nei confronti del pro- gettista e alle società riferibili allo stesso profession­ista”.

Non era difficile pronostica­re un avvio in salita per il nuovo centro congressi di proprietà di Eur Spa, società partecipat­a al 90% dal ministero delle Finanze e al 10% dal Campidogli­o. Basti pensare alla recente gestione dell’ente, negli anni della giunta di Gianni Alemanno è stato guidato da Riccardo Mancini, archiviato per Mafia Capitale ma condannato in primo grado per tentata estorsione.

Non solo. La struttura può ospitare fino a 8 mila persone nelle sue quattro sale ma prima deve vincere la concorrenz­a pubblica cittadina: il Palazzo dei Congressi ad appena un chilometro (sempre di proprietà di Eur Spa) e l’Auditorium Parco della Musica (gestito da Comune, Regione e Camera di Commercio). Spazi più piccoli e più adatti al target della convegnist­ica cittadina.

Una parte dell’opera, poi, è ancora chiusa: l’hotel adiacente, chiamato la Lama visto il suo design rettangola­re e lucido. Il 4 agosto scorso Eur Spa ha bandito una manifestaz­ione di interesse per l’acquisto dell’albergo con 439 camere, centro benessere, ristorante e sale meeting, da inviare entro il 15 settembre 2016. Il termine per ricevere le offerte vincolanti di acquisto è stato “prorogato” al 30 aprile 2017 recita il sito dell’ente. Chi vince compra una struttura ancora da arredare, che difficilme­nte aprirà i battenti entro il primo anno di attività della Nuvola.

L’AD DI EUR SPA, Enrico Pazzali, però è ottimista. “Abbiamo superato ogni aspettativ­a – spiega al Fatto– per il primo anno erano molto basse”. E ancora: “I risultati si raggiungon­o tra 5 anni, perché i congressi internazio­nali si decidono con 3-5 anni di anticipo”. Viene da chiedersi come mai non si fosse avviata la programmaz­ione. Pazzali ammette: “Sono qui dal dicembre 2015, avevamo perso ogni credibilit­à con tre annunci di apertura mai rispettati”.

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I cantieri sono partiti a febbraio 2008 e per completare l’opera ci sono voluti 239 milioni di euro
LaPresse La spesa I cantieri sono partiti a febbraio 2008 e per completare l’opera ci sono voluti 239 milioni di euro

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