Il Fatto Quotidiano

Davanti al Palermo è “tutto aperto”: Lopez vede il baratro

Parole al vento. Gasperini e quel “cretino” che ha fatto prendere all’Atalanta sette gol dall’Inter

- » PAOLO ZILIANI

GAZZETTA DELLO SPORT. Riassume il burrascoso dopo partita di Juventus- Milan con questo titolo: “Juve-Milan polemica infinita: scritta ‘ lad ri’ sugli scudetti. Imbrattati i simboli dei titoli tolti da Calciopoli”. Cioè: la Juve ruba da anni, ed espone agli occhi del mondo due scudetti confiscati per ladroneria, passano i campionati senza che nessuno dica mai niente, poi un giocatore ci scrive sopra ladri e nasce la polemica infinita. Veramente non è mai partita. GASPERINI. E dire, visto il gran campionato che la sua baby-Atalanta sta giocando, che sarebbe bastato stare zitto.

E invece, ancora col dente avvelenato per l’esonero del 2011, il buon Gasp alla vigilia del match aveva detto: “Sembrava che l’Inter assumendo me avesse assunto un cretino”. Risultato finale: Inter 7 Atalanta 1. Un bel tacer non fu mai scritto. MARTUSCIEL­LO. Diciamolo: con la Juve incoronata dal Palazzo fin da Ferragosto e i derelitti Pescara, Palermo e Crotone con due piedi in B dal giorno di Ognissanti, l’interesse della Serie A equivale a una cippa. E a nulla valgono gli sforzi dell’Empoli, quartultim­o, che squisitame­nte si sforza di perdere tutte le partite nel tentativo di farsi riavvicina­re e regalare ancora mezzo brivido (si fa per dire). Grazie lo stesso. DELNERI. Al tecnico dell’Udinese giunga la richiesta di perdono più sentita, nostra e del mondo del calcio, per le critiche piovutegli addosso alla vigilia di Juventus-Udinese quando disse: “Thereau non gioca perché voglio averlo fresco contro il Pescara”. Aveva ragione: Thereau ha addirittur­a segnato il gol del 3-0. BRESCIA. Quando il Milan lo presentò come il nuovo Ancelotti, un po’ di puzza di bruciato si era sentita: infatti Brocchi durò il tempo di una Marlboro, passò al Brescia in Serie B e oggi se ne resta a casa, perché il Brescia lo ha esonerato assumendo Cagni. Ora, se è vero che nomen o- men (il nome è un presagio), passare dai Brocchi ai Cagni non pare, a dirla tutta, una grande idea. Ma così è. LO PEZ. Il Palermo continua a perdere e a rimanere a meno 7 dal l’Empoli quartultim­o, ma lui è un inguaribil­e ottimista; e anche dopo lo 0-2 con la Roma è andato in tv e ha ribadito: “Niente paura: davanti a noi è tutto aperto”. Che intendesse il baratro?

Voto 0 Pecoroni Voto 1 Uscita a farfalle Voto 2 per l’impegno Altruista Voto 3 di scuse Stratega Voto 4 Masochista

SERGIO RAMOS. Pur facendo, e bene, il difensore, ha segnato per il Real più gol decisivi lui che il Trippita (pardon, il Pipita) in 7 stagioni da bomber non p ro pr ia me nt e indimentic­abili. Dopo i due al Napoli, quello del 2-1 al Betis che per i galacticos vale mezzo titolo. Lunga vita!

Voto 6 d’incoraggia­mento Attilio Regolo Voto 7+ Sofisticat­i Voto 9 Maciste

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Ansa L’ottimista L’allenatore del Palermo, Diego Lopez, continua a ripetere: “Niente paura”

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