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- » MARCO TRAVAGLIO

Il Comitato Procacciam­ento Voti Gratis a Grillo (Cpvgg), riunito in permanenza ormai da quattro anni in Largo del Nazareno ( o, visti i sondaggi, Stretto del Nazareno), ha deciso all’unanimità di procedere a una severa autocritic­a: malgrado gli sforzi profusi dal 2013, i 5Stelle non hanno ancora raggiunto il 40% necessario per governare da soli: l’ultimo sondaggio li dà ancora al 32, appena 5 punti sopra il Pd. Di qui l’imperativo di impegnarsi allo spasimo sino a fine legislatur­a per regalare al M5S i milioni di voti mancanti, tenendosi un po’larghi per compensare quelli che i pentastell­ati perderanno per strada con le solite cazzate. Ecco il cronoprogr­amma.

1. L’ex Direttoris­simo del Tg1 Augusto Minzolini, da sempre così amato dal popolo della sinistra, è stato condannato nel 2015 in via definitiva a 2 anni e 6 mesi di reclusione e di interdizio­ne dai pubblici uffici. Dunque non può votare né essere votato, ma neppure fare il bidello in una scuola pubblica. Quale migliore occasione per regalare voti ai 5Stelle? I senatori Pd si autoconced­ono la libertà di coscienza, impugnata la quale (o qualcosa del genere) processano a Palazzo Madama la sentenza, contestand­o l’entità della pena e il reato di peculato, infine condannand­o i giudici e assolvendo il pregiudica­to. Poi, anziché starsi zitti per far dimenticar­e uno sconcio mai riuscito neppure a B. (espulso dal Parlamento insieme ai suoi condannati Previti e Cuffaro), straparlan­o dappertutt­o attingendo a piene mani all’a rmam enta rio semantico berlusconi­ano: “Fumus persecutio­nis”, “uso politico della giustizia”,“il Parlamento non è il passacarte dei pm”, e rg o la Severino non vale. E nemmeno l’interdizio­ne dai pubblici uffici. Tiè. In lontananza, centinaia di migliaia di elettori sconcertat­i e inferociti si dirigono verso i 5Stelle, per l’entusiasmo del Cpvgg. Missione compiuta.

2. L’ad renziano di Consip, Luigi Marroni, accusa il ministro renziano dello Sport Luca Lotti di avergli rivelato un’indagine segreta della Procura di Napoli e le microspie nei suoi uffici (subito rimosse); e accusa Tiziano Renzi, padre di Matteo, di averlo ricattato per pilotare appalti Consip verso gli amici suoi e di Verdini. Lotti, indagato con la facoltà di mentire, dice che Marroni è un calunniato­re: il governo gli crede e lo lascia al suo posto. Marroni, testimone con l’obbligo di dire la verità, conferma le accuse: il governo non gli crede, ma lo lascia al suo posto sperando che ritratti. Sullo sfondo, centinaia di migliaia di elettori con la labirintit­e fanno rotta verso i 5Stelle, per la gioia del Cpvgg. Missione compiuta.

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