Bersani, Emiliano e gli altri La sinistra che guarda al M5S
Con chi allearsi? Col proporzionale è l’unico vero tema
“Onoi o loro”. Questo – assicurano i giornali che sanno cosa Matteo Renzi dice alle persone che lavorano con lui (la famigerata espressione in giornalistese “dice ai suoi”)– è il pensiero dell’ex premier riguardo al Movimento 5 Stelle. Nel senso che i grillini sono il vero nemico sia in termini di consensi che di programma politico: la battaglia si fa contro il M5s. Questa attitudine è ormai un patrimonio diffuso anche nella stampa d’area altrimenti detta democratica.
EPPURE c’è un pezzo di sinistra, anche nel Pd, che non la pensa affatto così e pensa di riproporre dopo le prossime elezioni - sperando in esiti diversi - la stessa soluzione al l’impasse che Pier Luigi Bersani buttò lì ai tempi dell’infausta riunione in diretta streaming con Roberta Lombardi e Vito Crimi: “Fateci creare un governo di minoranza non partecipando al voto di fiducia in Senato”. Come si sa, l’offerta fu rifiutata da Beppe Grillo e va anche ricordato che l’allora capo dello Stato Napolitano era contrario a questa ipotesi: quel fallimento ha però, oggettivamente, segnato la legislatura portando al secondo mandato di Re Giorgio e ai governi di coalizione Letta, Renzi e Gentiloni. Stavolta la situazione potrebbe presentarsi e in modo persino più urgente: se si votasse oggi, qualunque sondaggio ci assicura che sarebbe quasi impossibile - essendo la legge sostanzialmente proporzionale - creare un governo anche con la grande coalizione Pd-Forza Italia.
Massimo D’Alema, che a suo tempo suggerì a Bersani di proporre Stefano Rodotà come premier, ha per primo messo il tema sul piatto in un’intervista al Corriere dopo la vittoria del No al refe- rendum: “Anziché deprecare il populismo cercando di delegittimare i nostri competitori politici, dovremmo cercare di metterci in sintonia con il popolo”. Nel governo locale, è la sua tesi, in molti casi grillini e leghisti stanno facendo bene.
Nei giorni scorsiè stato invece proprio la vittima dello streaming, Pier Luigi Bersani, a tornare sulla necessità di parlare ai Cinque Stelle. Per l’ex segretario Pd, oggi transitato nei demoprogressisti (un movimento, non a
Quello streaming del 2013 L’incomunicabilità tra l’ex leader Dem e la coppia Crimi-Lombardi segnò la legislatura: Re Giorgio al Colle e Grande Coalizione con B.
caso), il M5s è il vero argine alle forze anti- sistema: “Tengono in stand-by il sistema, è vero, ma se alle prossime elezioni - in assenza di un centrosinistra largo - s’indebolissero, arrivereb-