Il Fatto Quotidiano

Preso Vottari, il boss-mente della strage di Duisburg

- LU.MU.

Un bunker nascosto dentro un altro bunker che era stato già scoperto dalle forze dell’ordine. Santo Vottari era ricercato da 10 anni ed è stato arrestato ieri mattina dai carabinier­i nella sua abitazione in contrada Ricciolio di Benestare, nella Locride. Finisce così la latitanza del boss di San Luca, uno dei protagonis­ti della faida di San Luca culminata con la strage di Duisbug e, ancora prima, con l’agguato in cui morì Maria Strangio, moglie di un altro capocosca Giovanni Luca Nirta. Deve scontare 10 anni e 8 mesi di carcere per associazio­ne mafiosa. Si nascondeva a una manciata di chilometri da Locri dove martedì per la Giornata della memoria delle vittime di mafia, organizzat­a da Libera, ci sono state 25 mila persone. Per gli inquirenti, Santo Vottari è il reggente della cosca ma anche uno dei killer che ha sparato a Maria Strangio. Per l’omicidio però è stato assolto nonostante erano state ritrovate nove particelle di polvere da sparo sulle sue mani.

Prima del risultato dello stub, si era reso irreperibi­le ed era già latitante nel l’agosto del 2007 quando scampò all’operazione “Fehida”, coordinata dal procurator­e Nicola Gratteri, che ha fatto luce sulla strage di Duisburg. È stata la risposta dei Nirta-Strangio che uccisero sei persone ritenute vicine ai Pelle- Vottari. Tra questi c’era Marco Marco andato in Germania per acquistare armi pesanti che poi dovevano essere consegnate a Santo Vottari e Antonio Pelle. Al momento dell’arresto, il latitante era disarmato e si è consegnato senza tentare la fuga. Scomposta, invece, è stata la reazione di uno dei figli del boss che ha aggredito la troupe della Rai cercando di danneggiar­e la telecamera e insultando la cameraman.

Sulla cattura di Vottari è intervenut­o anche il ministro dell’Interno Marco Minniti ringrazian­do i carabinier­i del comando provincial­e, guidati dal colonnello Giancarlo Scafuri. “Siamo riusciti ad assicurare alla giustizia – ha detto – uno dei ricercati più pericolosi d'Italia”.

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