Cortei a Roma, in centro il pericolo è l’imbuto
Attesi in 8mila per “Eurostop”, la Questura li fa sfilare nel cuore del rione Testaccio
Nello storico rione romano di Testaccio due anni fa una complessa e ben riuscita operazione di restauro ha riportato la Fontana delle Anfore, datata 1927, dal vicino Lungotevere al cuore della piazza centrale. È proprio qui, nella vecchia Roma popolare, che sabato pomeriggio sfileranno in un dedalo di vie strettissime gli attesi ottomila manifestanti del corteo organizzato dai movimentisti di Eurostop. Una scelta che appare del tutto fuori luogo agli osservatori, perché la manifestazione che transiterà per Testaccio è la più “a rischio infiltrazioni” delle quattro che sabato contesteranno a vario titolo le politiche dei capi di Stato e di governo della Ue, riuniti in mattinata in Campidoglio per il Sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma.
IL PERCORSO disegnato dalla Questura assieme agli organizzatori – con partenza da piazzale Ostiense, tra la stazione e la Piramide Cestia del 12 a.C. – prevede il passaggio attraverso la strettissima via Luca della Robbia, un vero imbuto fino in piazza Testaccio, per poi sboccare sul Lungotevere e terminare in piazza Bocca della Verità, accanto al Tempio di Ercole (120 a.C.). Gli organizzatori avevano proposto un itinerario più convenzionale da piazza della Repubblica fino in piazza del Popolo, ma è stato bocciato per ragioni di sicurezza, troppo vicino ai palazzi del potere. Quindi, spiegano fonti della Questura, si è giunti ad un percorso concordato che tenesse conto anche della richiesta dei manifestanti di “contatto con i territori”. Come confermano gli organizzatori: “Volevamo attraversare un quartiere per avere la possibilità di dialogare con i cittadini”.
Ad accogliere i manifestanti, però, ci sarà una lunga teoria di serrande abbassate. Il ricordo dei gravi disordini avvenuti in piazza San Giovanni il 15 ot- tobre 2011, al corteo degli indignados, è una ferita ancora aperta. Così, vista l’allerta giunta in queste ore dal-l’intelligenceper i “rischi di infiltrazione” da parte di gruppi di black bloc, la tendenza dei commercianti del rione è quella di chiudere i negozi durante il transito del corteo. Gli organizzatori di Eurostop hanno provato a stemperare gli animi scrivendo una lettera ai residenti del Testaccio: “Nessuna organizzazione che ha promosso la manifestazione intende causare danneggiamen- ti o disagi agli abitanti di un quartiere storico, i veri black bloc sono i governi e i burocrati dell’Unione europea”.
SI ANNUNCIA, dunque, un sabato blindato per la Capitale, con la no fly zone per gli aerei non commerciali che scatta già da oggi e la creazione di due “zone rosse” attorno a Campidoglio e Quirinale, dove sarà consentito accedere solo se autorizzati. Dopo l’attentato terroristico di Londra gli agenti delle forze dell’ordine in campo sono stati aumentati da tre a cinque mila.
Le stime parlano di un’affluenza, fra cortei e manifestazioni varie, tra 25 e 30 mila persone. La mattina sfileranno da piazza Vittorio al Colosseo due raggruppamenti più europeisti: quello politico dei federalisti europei e la piattaforma sindacale “la nostra Europa”, a cui aderiscono altri centri sociali. Nel pomeriggio invece, oltre a Eurostop, sarà in piazza anche il “polo sovranista”, che riunisce sigle di destra euroscettiche in cammino dall’Esquilino fino ai Fori Imperiali. Chiusi, a partire da stasera, buona parte dei monumenti del centro storico: dal Colosseo al Foro romano, dal Foro di Traiano ai Musei Capitolini, dal Vittoriano alle Scuderie del Quirinale.
Gli “antagonisti” “Non faremo danni e non creeremo disagi, i black bloc sono i tecnocrati dell’Ue”