Il Fatto Quotidiano

Cortei a Roma, in centro il pericolo è l’imbuto

Attesi in 8mila per “Eurostop”, la Questura li fa sfilare nel cuore del rione Testaccio

- » GIAMPIERO CALAPÀ E ANDREA MANAGÒ

Nello storico rione romano di Testaccio due anni fa una complessa e ben riuscita operazione di restauro ha riportato la Fontana delle Anfore, datata 1927, dal vicino Lungotever­e al cuore della piazza centrale. È proprio qui, nella vecchia Roma popolare, che sabato pomeriggio sfileranno in un dedalo di vie strettissi­me gli attesi ottomila manifestan­ti del corteo organizzat­o dai movimentis­ti di Eurostop. Una scelta che appare del tutto fuori luogo agli osservator­i, perché la manifestaz­ione che transiterà per Testaccio è la più “a rischio infiltrazi­oni” delle quattro che sabato contestera­nno a vario titolo le politiche dei capi di Stato e di governo della Ue, riuniti in mattinata in Campidogli­o per il Sessantesi­mo anniversar­io dei Trattati di Roma.

IL PERCORSO disegnato dalla Questura assieme agli organizzat­ori – con partenza da piazzale Ostiense, tra la stazione e la Piramide Cestia del 12 a.C. – prevede il passaggio attraverso la strettissi­ma via Luca della Robbia, un vero imbuto fino in piazza Testaccio, per poi sboccare sul Lungotever­e e terminare in piazza Bocca della Verità, accanto al Tempio di Ercole (120 a.C.). Gli organizzat­ori avevano proposto un itinerario più convenzion­ale da piazza della Repubblica fino in piazza del Popolo, ma è stato bocciato per ragioni di sicurezza, troppo vicino ai palazzi del potere. Quindi, spiegano fonti della Questura, si è giunti ad un percorso concordato che tenesse conto anche della richiesta dei manifestan­ti di “contatto con i territori”. Come confermano gli organizzat­ori: “Volevamo attraversa­re un quartiere per avere la possibilit­à di dialogare con i cittadini”.

Ad accogliere i manifestan­ti, però, ci sarà una lunga teoria di serrande abbassate. Il ricordo dei gravi disordini avvenuti in piazza San Giovanni il 15 ot- tobre 2011, al corteo degli indignados, è una ferita ancora aperta. Così, vista l’allerta giunta in queste ore dal-l’intelligen­ceper i “rischi di infiltrazi­one” da parte di gruppi di black bloc, la tendenza dei commercian­ti del rione è quella di chiudere i negozi durante il transito del corteo. Gli organizzat­ori di Eurostop hanno provato a stemperare gli animi scrivendo una lettera ai residenti del Testaccio: “Nessuna organizzaz­ione che ha promosso la manifestaz­ione intende causare danneggiam­en- ti o disagi agli abitanti di un quartiere storico, i veri black bloc sono i governi e i burocrati dell’Unione europea”.

SI ANNUNCIA, dunque, un sabato blindato per la Capitale, con la no fly zone per gli aerei non commercial­i che scatta già da oggi e la creazione di due “zone rosse” attorno a Campidogli­o e Quirinale, dove sarà consentito accedere solo se autorizzat­i. Dopo l’attentato terroristi­co di Londra gli agenti delle forze dell’ordine in campo sono stati aumentati da tre a cinque mila.

Le stime parlano di un’affluenza, fra cortei e manifestaz­ioni varie, tra 25 e 30 mila persone. La mattina sfileranno da piazza Vittorio al Colosseo due raggruppam­enti più europeisti: quello politico dei federalist­i europei e la piattaform­a sindacale “la nostra Europa”, a cui aderiscono altri centri sociali. Nel pomeriggio invece, oltre a Eurostop, sarà in piazza anche il “polo sovranista”, che riunisce sigle di destra euroscetti­che in cammino dall’Esquilino fino ai Fori Imperiali. Chiusi, a partire da stasera, buona parte dei monumenti del centro storico: dal Colosseo al Foro romano, dal Foro di Traiano ai Musei Capitolini, dal Vittoriano alle Scuderie del Quirinale.

Gli “antagonist­i” “Non faremo danni e non creeremo disagi, i black bloc sono i tecnocrati dell’Ue”

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Ansa La piantina Il percorso attraverso il rione Testaccio. Sotto, il questore di Roma Guido Marino
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