Pissed Jeans, ennesimo disco-bomba per le orecchie
Una devastante collisione
PER I CULTORI dell’underground più rumoroso e deviato, i Pissed Jeans non sono certo una novità. Quartetto di Allentown (Pennsylvania), hanno quattro album alle spalle, gli ultimi tre pubblicati dalla storica etichetta di Seattle Sub Pop. Nella loro musica rivive la stagione gloriosa del noise della Amphetamine Reptile e insieme ad essa il suono di band della scena hard’n’heavy e punk-noise quali Jesus Lizard, Cows, Unsane, Oxbow e Melvins. Affiorano anche echi del vecchio hard blues (Blue Cheer) e le convulsioni dei Birthday Party e del primo Nick Cave. Il sound dei quattro, per la cronaca Matt Korvette (voce), Bradley Fry (chitarra), Randy Huth (basso) e Sean McGuinness (batteria), è il prodotto di una devastante collisione tra punk rock, hardcore e noise, un cataclisma sonoro a base di chitarre taglienti e distorte, una voce scorticata e disperata (a metà tra Henry Rollins dei Black Flag e David Yow dei Jesus Lizard) e una potentissima sezione ritmica. Un rock spietato, efferato, refrattario alla melodia e alle regole codificate della “canzone”, come dimostrano il trascinante e convulso hard-boogie di The Bar Is Low, il robotico sludge rock di It’s Your Knees e lo stoner sabbathiano di Activia. Per dirla in breve, Why Love Now è l’ennesimo disco-bomba dei Pissed Jeans.