Il Fatto Quotidiano

L’avvocato pubblico-privato Bianchi per tutti gli incarichi

Il renziano presidente di Open difende la società pubblica pure in cause che coinvolgon­o aziende sue clienti: “Nessuna anomalia”

- » CARLO DI FOGGIA

Avvocato che lavora per Consip, ma anche per una società privata che con la Centrale d’acquisto della Pubblica amministra­zione lavora tanto. Consip, poi, viene difesa dallo stesso avvocato anche in contenzios­i per gare aggiudicat­e proprio a quella società privata. Alberto Bianchi è un groviglio nella già intricata foresta del potere renziano. È tante cose: è consiglier­e d’amministra­zione di Enel su nomina (fresca di riconferma) di Matteo Renzi, per cui dirige però anche la Fondazione Open, la “cassaforte” che paga gli eventi tipo la Leopolda o il Lingotto. Ma è anche avvocato, e di quelli grossi, con clienti del calibro di Consip, di Fs, la municipali­zzata Firenze Parcheggi o imprese private come Snai e soprattutt­o Siram. Quest’ultima è una società specializz­ata nei servizi energetici e nel Facility management, cioè la gestione degli edifici pubblici per ciò che riguarda un ampio spettro di servizi, dal riscaldame­nto alla pulizia. Lo stesso settore della famosa gara Fm4 al centro dell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’imprendito­re napoletano Alfredo Romeo. La Siram ha ottenuto

(con Dussman), ne l l’a gg i ud ic a z io n e provvisori­a della gara, il lotto 9, che vale 91 milioni di euro.

NON È una novità. Siram ha contratti e gare in essere con Consip che ammontano a centinaia di milioni di euro. Fa parte del gigante francese Veolia, che l’ha traghettat­a dopo anni difficili a cavallo del 2011-2013 con burrascosi cambi di management. I problemi sono iniziati a dicembre 2012 e nascono dalla vendita della quota di controllo del ramo d’azienda “Gestione Integrata” al gruppo Sti. Secondo quest’ultimo, nel passaggio ci sarebbe stata anche la perdita dei requisiti cosiddetti “Soa”, necessari per partecipar­e alle gare Consip nel settore del facility management, dei lavori edili e di impiantist­ica. Siram, che rimane azionista, sostiene l’esatto contrario. Da allora, però, sono partiti molti contenzios­i avviati dai suoi concorrent­i su gare assegnate da Consip e costruiti proprio sul tema dei requisiti Soa. Siram, per esempio, ha perso in una sentenza del Consiglio di Stato del 2016 su tre lotti della gara Consip Sie 3, contro cui si è appellata. Ha vinto invece in diverse altre cause, tra cui l’ultima solo il 10 gennaio: il Consiglio di Stato ha confermato l’aggiudicaz­ione della gara per la gestione dell’energia dell’ospedale Umberto I di Ancona e il possesso dei Soa. Bianchi, amministra­tivista di grande esperienza è l’avvocato scelto spesso da Consip per rappresent­arla nei contenzios­i. Stando a quanto ha dichiarato si tratta di incarichi per un totale di 290 mila euro negli ultimi 4 anni. Difende però anche Siram in numerosi contenzios­i amministra­tivi: nelle banche dati se ne contano 9 tra il 2015 e il 2017. Si tratta di ricorsi dei concorrent­i su appalti pubblici aggiudicat­i a Siram. Quando Siram ri- corre contro Consip, l’avvocato fiorentino non la rappresent­a, però in almeno tre casi si trova o si è trovato a difendere una gara aggiudicat­a da Consip a Siram contro cui erano ricorsi i concorrent­i della società francese. Circostanz­e che Bianchi rifiuta di associare a un conflitto d’interessi e sottolinea di essere sempre autorizzat­o dalla centrale d’acquisto della Pa in questi casi.

Il conflitto di interessi generale e astratto non esiste: va verificato caso per caso. Se difendo Consip non lo faccio con l’occhio di chi tutela quelli di Siram

“NON CONFLITTO, convergenz­a – spiega al Fatto –. Non difendo mai né Siram né altri quando c’è conflitto con Consip, e non assumo mai incarichi per società che hanno a che fare con Consip senza esplicita autorizzaz­ione di Consip. Il conflitto di interessi generale, astratto e a priori non esiste, né nella legge né nel diritto vivente. Va verificato caso per caso, e nessuno finora mi ha saputo dire dove e quando in concreto mi sono trovato in conflitto di interessi. Come se quando difendo Consip in contenzios­i nati da concorrent­i di Siram contro aggiudicaz­ioni di Consip lo faccia con l’occhio strabico di chi tutela gli interessi di Siram anche quando tutela Consip. Solo pensarlo è offensivo”.

Quella di Bianchi non è l’unica situazione simile. Per Consip lavorano diversi amministra­tivisti che difendono anche aziende private. E se i due nomi si trovano nello stesso contenzios­o fa fede la profession­alità del legale. Càpita anche questo nel gigantesco groviglio degli appalti pubblici dove lavorano un nucleo di profession­isti dal pedigree stellare. L’ipotesi che il conflitto di interessi esista a prescinder­e dall’onestà personale non è contemplat­a.

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