Alitalia, lo Stato aprirà ancora il portafogli: da Cdp 200 milioni per dare fiato alla società
Casse vuote e 2 mila esuberi
▶PRENDE
peso l’ipotesi di una garanzia dello Stato per permettere un possibile intervento di Cassa Depositi e Prestiti per finanziare Alitalia. Il dossier è sul tavolo del governo che sta studiando una soluzione regolatoria che permetta a
Cdp di erogare un finanziamento da 200 milioni di euro. Allo studio, oltre all’aspetto regolatorio, c'è da sciogliere il nodo Ue su possibili aiuti di Stato. Il finanziamento permetterebbe di raggiungere i 400 milioni di euro di contingent equity, il cuscinetto finanziario per tutelare il piano da possibili imprevisti. L’ipotesi di un intervento diCdp sembrerebbe profilarsi di fronte all’intenzione dei soci italiani di non aprire il portafoglio. L’altra metà sarebbe a carico dell’azionista arabo Etihad, socio al 49%. L’ipotesi è di riuscire a dare liquidità attraverso un finanziamento speciale da parte di Cdp.Su tutto pende la spada di Damocle del tempo. La liquidità della compagnia starebbe infatti per finire e ci sarebbe tempo fino a metà-fine aprile. Nel frattempo prosegue la trattativa sul piano industriale (prevede oltre 2 mila esuberi), che dopo i tavoli tecnici di questa settimana prosegue con un primo incontro lunedì con i ministri Calenda, Delrio e Poletti. Si sblocca intanto il problema di Reggio Calabria: dopo la decisione di Alitalia di sopprimere il collegamento il ministero dei Trasporti annuncia che il volo sarà garantito dal 30 marzo con collegamenti da Roma e Milano per l’aeroporto Reggio Calabria, inizialmente con un volo giornaliero da/per entrambe le città in aprile.