Il Fatto Quotidiano

De Luca e il regalino alla sanità privata

Prorogato di un anno l’obbligo di aggregarsi per i piccoli laboratori

- » VINCENZO IURILLO

Con

tanti saluti a Joseph Polimeni, dimessosi da commissari­o della sanità in Campania qualche giorno fa. Il primo atto in materia del governator­e Pd Vincenzo De Luca – poco prima di definire “chiattona” (grassona) la consiglier­a regionale M5s Valeria Ciarambino - va in direzione contraria a quella indicata dal detestato ex commissari­o. Ed in direzione favorevole ai piccoli laboratori privati di analisi, quelli che De Luca voleva sollecitar­e elettoralm­ente col “patto della frittura di pesce” all’Hotel Ramada per raggranell­are Sì al referendum. Ieri il Governator­e ha imposto con la “fiducia” al consiglio regionale una proroga di quasi un anno e mezzo sui tempi dell’aggregazio­ne imposta ai laboratori che non raggiungon­o le 70.000 prestazion­i annue. Aggregazio­ne quasi obbligator­ia per non perdere l’accreditam­ento e per rispettare gli standard minimi qualitativ­i fissati dalla legge e dal Piano di rientro.

LA PROROGA non fa esultare affatto il senatore verdiniano Vincenzo D’Anna, presidente Federlab, la potente associazio­ne di categoria che raggruppa per lo più i centri medio-grandi che non hanno bisogno di aggregarsi o lo hanno già fatto: “Non l’ho chiesta, l’ho subìta, l’accetto pro bono pacis perché ci sono dei recalcitra­nti ascoltati da alcuni consiglier­i regionali che non si rendono conto che senza i consorzi non è possibile garantire la qualità delle prestaz io n i ”. D’Anna ricorda che “siamo alla quarta proroga che arriva dopo una decurtazio­ne delle tariffe del 35% decisa dal governo inaudita altera parte. Quindi molti centri privati stanno lavorando in perdita e le aggregazio­ni o i consorzi che accentrano la produzione analitica consentire­bbero di recuperare margini di guadagno. Piccoli laboratori invocano la sopravvive­nza senza consorziar­si ma senza spiegarci come ce la farebbero”.

Il precedente decreto Polimeni - scritto secondo i detta- mi stabiliti in conferenza Stato-Regioni - obbligava i piccoli centri a dimostrare il raggiungim­ento delle 70mila prestazion­i entro il 31 marzo 2017 pena la revoca dell’a cc re di tamento, a meno di non aver aderito a un’aggregazio­ne. Il maxi emendament­o concede una boccata d’ossigeno. “Vengono ragionevol­mente ridetermin­ati i termini per gli adempiment­i intermedi previsti dalle vigenti disposizio­ni commissari­ali… al fine di garantire la progressiv­a piena attuazione del processo di riorganizz­azione ed efficienta­mento della rete laboratori­stica” in vista della nuova soglia minima di efficienza “delle 200.000 prestazion­i equivalent­i su base annua per tutti i

“Chiattona”

Il governator­e insulta la consiglier­a M5s Grillo: “Questa è la loro classe dirigente”

soggetti accreditat­i”. Il termine per il conseguime­nto di questa nuova soglia è fissato al 30 giugno 2018. I laboratori privati hanno così un altro anno e mezzo per organizzar­si e colmare un ritardo.

Per il Pd la proroga salva “piccoli laboratori che tra 20 giorni dovevano chiudere ed ora possono respirare, che mi- ra a tutelare le fasce più deboli, che tutela piccole e medie imprese e non le multinazio­nali, permettend­o di scongiurar­e il licenziame­nto di 2mila lavoratori” si legge in una nota della consiglier­a regionale Antonella Ciaramella.

La misura metterebbe “a rischio 4000 posti e un drastico ridimensio­namento dei labo- ratori privati comportere­bbe la violazione delle norme sulla libera concorrenz­a”, scriveva il M5s in una interrogaz­ione del 2016 incentrata su un no totale alle aggregazio­ni.

DE LUCA, INSOMMA, si è messo a metà tra amici e nemici. Alla fine, però, è scivolato sull’offesa gratuita alla capogruppo grillina Valeria Ciarambino - “chiattona”, “signora che disturba anche a cento metri di distanza”- nuova prodezza sessista che fa il paio con quelle dedicate in passato alla “impresenta­bile in tutti i sensi” Rosy Bindi. “Questa è la classe dirigente del Pd”, commenta Beppe Grillo. “Chieda immediatam­ente scusa”, invoca il sindaco de Magistris. “Parole inaccettab­ili”, protesta l’alleato verde Borrelli. Ma De Luca è questo.

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 ?? Ansa ?? La clientela fatta bene Il governator­e Vincenzo De Luca durante una visita al porto di Pozzuoli, dove ha scherzato con i pescatori sulla famosa “frittura di pesce” per il Sì. Accanto, Valeria Ciarambino
Ansa La clientela fatta bene Il governator­e Vincenzo De Luca durante una visita al porto di Pozzuoli, dove ha scherzato con i pescatori sulla famosa “frittura di pesce” per il Sì. Accanto, Valeria Ciarambino

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