Il sindaco di Amatrice ad Arcore: sarà il candidato di B.
La richiesta è arrivata direttamente da Silvio Berlusconi, che l’ha invitato ad Arcore, lunedì scorso, per sondare la sua disponibilità.
Pa rlia mo di Sergio Pirozzi, il vulcanico sindaco di Amatrice che, dopo il terremoto, è diventato un personaggio mediatico di primo piano. Ed è proprio la sua facilità a bucare il video, con le sue felpe “logate” Amatrice, ad aver colpito l’ex Cavaliere, che ha pensato a lui per sfidare Nicola Zingaretti alle elezioni regionali del 2018. L’appuntamento ad Arcore è stato mantenuto riservato, a saperlo solo un manipolo di fedelissimi berluscones. Ed è proprio uno di loro a confermare.
“L’incontro è andato bene, i due si sono presi. Berlusconi gli ha fatto i complimenti per il suo lavoro, ma anche per il suo appeal mediatico. E Pirozzi si è detto disponibile: non si può dire che la cosa sia fatta, ma il percorso è iniziato”, racconta la fonte forzista.
Insomma, Pirozzi ha manifestato la sua disponibilità, anche se ufficialmente non si sbilancia: “Alle Regionali manca molto, in questo momento l’unico obiettivo che ho in testa è Amatrice e non potrebbe essere altrimenti”, ha detto. Il sindaco di Amatrice, che in realtà è nato a San Benedetto del Tronto ( nelle Marche), piace pure a Fratelli d’Italia, tanto che Giorgia Meloni ha più volte manifestato apprezzamento nei suoi confronti. Se il candidato sarà lui, dunque, avrà il merito di tenere unito il centrodestra, al contrario di quello che è accaduto alle comunali a Roma.
Pirozzi – che è allenatore di calcio e lunedì riceverà il premio “Panchina d’oro” a Coverciano – non ha mai nascosto le sue origini destrorse. Nel 2004 è stato consigliere provinciale a Rieti per Alleanza nazionale. L’unica sua remora è che per candidarsi a governatore dovrebbe dimettersi da sindaco un anno prima della fine del mandato. Ma secondo i berlusconiani non sarà un problema.