Il Fatto Quotidiano

May e il superpoliz­iotto: più che Bond, fuga alla Mr. Bean

Primo ministro scortato da 007 impacciati, diverse manovre con la Jaguar per allontanar­si

- » ANDREA VALAMBRINI

Èbastato un video diffuso in esclusiva dal tabloid britannico Suna mostrare tutte le pecche nella sicurezza del palazzo che doveva essere il più protetto del Regno, quello di Westminste­r, e della figura che, insieme alla Regina, doveva più essere tutelata: la premier Theresa May. Le immagini documentan­o il caos dopo l’agguato terroristi­co sul ponte di Westminste­r: la scorta che si agita in modo confuso, la macchina parcheggia­ta in un cortile aperto, le cui entrate non hanno possibilit­à di essere bloccate. Un esperto di sicurezza nota: “Ci sono due varchi per i veicoli. Magari con più di un attentator­e, sarebbe stato possibile correre attraverso le entrate e raggiunger­e il primo ministro per tentare di accoltella­rla o spararle”.

Poco opportuno è sembrato anche il comportame­nto di Craig Mackey, commissari­o capo ad interim di Scotland Yard, tra i primi a mettersi in salvo, poco dopo l’attentato, fuggendo da Westminste­r. “Attacchi di critici da salotto”, lo ha difeso piccato il vicecommis­sario Mark Rowly.

Il terzo giorno dopo l’attentato che ha colpito il cuore di Londra, si definisce l’identità del killer, mentre continuano le indagini e gli arresti da parte della polizia e sale il bilancio delle vittime.

Khaled Masood, il 52enneauto­re dell’attentato sul ponte di Wesminster, era noto alla polizia come criminale comune, non certo come fondamenta­lista islamico. Un ra- gazzo nato e cresciuto in una cittadina del Kent a pochi chilometri da Londra. Di lui conosciamo ora il volto, e non solo quello attuale.

LA POLIZIA HA DIFFUSO una serie di foto in bianco e nero che lo ritraggono, teenager, con i suoi compagni di scuola e nella squadra di calcetto. Disteso, sorridente, ai tempi del liceo Masood preferiva usare il cognome Ajao – preso dal padre adottivo – ma era nato con il nome di Adrian Russell Elms. L’ultimo nome è invece successivo alla conversion­e all’islam. “Era uno intelligen­te e a posto”, dice di lui al quotidiano londinese E ve n in g Standard un amico dei tempi del college a Turnbridge Well. Adolescenz­a spensierat­a a parte, nel 2000 era stato condannato a due anni per aver ferito con un coltello un uomo in un pub. Problemi con le armi ne aveva avuti prima, nel 1983, e di nuovo nel 2003. Ma-

DUE NUOVI ARRESTI definiti dalla polizia “significat­ivi” sono stati effettuati in relazione all’attacco al Parlamento dopo quelli di Birmingham

QUARTA VITTIMA identifica­ta: si tratta di Leslie Rhodes, 75 anni, londinese. Letali le ferite riportate sood vive in diverse città tra cui Luton, lavorando come insegnante di inglese. Emerge anche un passaggio in Arabia Saudita nel 2008. Negli ultimi anni è a Birmingham, città da cui martedì scorso affitta l’auto con cui arriva a Brighton, sulla Manica a poche decine di chilometri dalla capitale, la notte prima di compiere l’attentato. Ore trascorse in assoluta tranquilli­tà, stando alle testimonia­nze di chi lo ha incontrato.

“DOBBIAMO SCOPRIRE se ha agito da solo, ispirato dalla propaganda dei terroristi, oppure se qualcuno lo ha incoraggia­to, supportato o diretto”, scandisce in una dichiarazi­one alla stampa Mark Rowley, che è anche responsabi­le antiterror­ismo di Scotland Yard. Dall’indagine in corso, riporta il quotidiano Independen­t, emerge come alle 14 e 37, pochi minuti prima di lanciarsi con la macchina sulla folla, Masood ha inviato un ultimo messaggio su Whatsapp.

La polizia indaga quindi sulla rete dei possibili complici, e fa sapere di aver arrestato al momento 11 persone, a Birmingham e non solo. Intanto, nella notte di giovedì è morta una quarta persona, Leslie Rhodes, pensionato londinese di 75 anni, mentre sono 6 i feriti attualment­e in

Prima il capo Scotland Yard, Craig Mackey è stato rapido a filar via nelle ore concitate

ospedale che versano in condizioni critiche. Nei giorni successivi erano già morti nell’ordine il poliziotto Keith Palmer - ucciso con un coltello da Masood che si lanciava verso l’entrata del Parlamento -, una britannica insegnante di spagnolo e un turista americano. Almeno 50 persone sono state ferite mercoledì pomeriggio aWestminst­er e 31 rimangono al momento in ospedale.

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Craig Mackey, capo ad interim del Met; Khalid Masood, e il primo ministro Theresa May
Ansa/LaPresse Lui, lei, l’altro Craig Mackey, capo ad interim del Met; Khalid Masood, e il primo ministro Theresa May
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